La Marmolada è il ghiacciaio icona delle Dolomiti e uno dei più studiati delle Alpi, oggi al centro di un accelerato processo di fusione, che ha assunto i tratti della tragedia nell’evento del 3 luglio 2022. Ma è anche un ghiacciaio-simbolo, conteso e al bivio tra due modelli di sviluppo: quello ski oriented, che proprio sulla Marmolada vede costruire nel 1947 uno dei primi impianti di risalita in Italia, e la proposta più recente di un turismo alternativo e una fruizione sostenibile della montagna, avanzata nel 2020 da una rete di associazioni e soggetti locali.
Dal 2019 la Marmolada ospita anche il primo esempio in Italia di campagna glaciologica “partecipata”, iniziativa di sensibilizzazione sugli esiti della fusione glaciale, promossa dal museo di geografia e dal Dipartimento DiSSGeA e che quest’anno vede la collaborazione del Comitato Glaciologico Italiano, il Cai di Padova e di Livinalongo-Colle e Arpav.
Il 7 e 8 settembre la Campagna si svolgerà in concomitanza con un evento molto importante: Climbing for Climate (Cfc), organizzato dalla Rete Nazionale delle Università Italiane per lo Sviluppo Sostenibile (Rus).
L’evento Cfc 2024 si propone due obiettivi. A livello nazionale far conoscere rapidità e drammaticità della fusione del ghiacciaio, attraverso la raccolta e diffusione di dati e studi aggiornati. A livello locale lanciare un documento per “un’altra Marmolada”: non più solo “montagna perfetta” per l’alpinismo e per lo sci (secondo la definizione di Dino Buzzati), ma “montagna maestra” in grado di indirizzare la fruizione delle alte quote favorendo mitigazione, adattamento e sensibilizzazione al global warming. Una strategia di cui le Università aderenti alla Rus si propongono come parte attiva, in collaborazione con gli enti locali, le istituzioni e le associazioni.
IL PROGRAMMA
Sabato 7 settembre il ritrovo sarà alle 9 a Passo Fedaia (quota 2.100) e partenza a piedi lungo la pista da sci che sale verso la fronte del ghiacciaio di Serauta (quota 2.600/2.700): sarà quello il primo luogo per osservazioni e misurazioni frontali con la partecipazione del Comitato Glaciologico Italiano, Centro Valanghe di Arabba – Arpav Veneto, Carabinieri Forestali, Museo di Geografia dell’Università di Padova. In serata, a Rocca Pietore, seminario e dibattito dal titolo: “Un’Altra Marmolada: progetti e visioni per un futuro sostenibile”.
Domenica 8 settembre il ritrovo sarà alle 9 a Malga Ciapela, per la salita in funivia fino alla stazione intermedia di Serauta (quota 2.700): visita al Museo della Grande Guerra e conferenza stampa sul futuro della Marmolada (ore 10.30). A seguire lancio del Documento “Un’Altra Marmolada – Quando il ghiacciaio non ci sarà più”. Pranzo al sacco o presso il ristorante della stazione intermedia (previa prenotazione). Poi, alle 12, salita fino alla stazione terminale di Punta Rocca e osservazione del ghiacciaio (quota 3.265) con inquadramento degli esperti, o – in alternativa, per escursionisti esperti e dotati dell’attrezzatura tecnica necessaria (ramponi e picozza, imbrago e caschetto) – attraversamento del ghiacciaio fino a raggiungere Pian dei Fiacconi, dove si svolgerà “Rimaye”, performance en plein air a cura di Azioni Fuori Posto, con Filippo Stocco e Silvia Dezulian.
Le iscrizioni alle attività e l’assicurazione sono garantite dal Cai di Padova, che mette a disposizione dei partecipanti anche la possibilità di pernottare al Rifugio Fedaia.