Servirà fare un bel carico di pazienza a chi vorrà raggiungere Cortina d’Ampezzo nei prossimi giorni. La Statale 51 di Alemagna resterà infatti interdetta la traffico privato almeno per le prossime due settimane. Lo ha deciso oggi (3 luglio) il vertice convocato dal prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton, presso il comando provinciale dei vigili del fuoco.
Alla base della chiusura prolungata c’è la persistente instabilità del materiale franato, accumulatosi a monte della carreggiata. La messa in sicurezza richiede tempi più lunghi del previsto. E il maltempo in arrivo — con piogge intense previste nel weekend — non lascia spazio all’ottimismo. E così gli automobilisti diretti a Cortina sono costretti a deviazioni che allungano il viaggio di circa due ore. A subire le conseguenze più dure sono pendolari, lavoratori stagionali e turisti.
Il transito veicolare potrà riprendere solo una volta che saranno completati i lavori per l’installazione della complessa rete di sensori sulla doppia colata di San Vito e gestiti da centraline dotate di accelerometri a pendolo da posizionare in punti strategici dei volumi instabili. Ad installarli provvederà, annuncia il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, la stessa ditta che ha già realizzato un sistema simile sul Fadalto. Impossibile, invece, spiega Bortoluzzi, l’utilizzo di presidi umani, a causa della fitta vegetazione che impedisce ogni tipo di osservazione diretta.
La polemica politica
La situazione ha costretto il Comune di Cortina ad annullare le tradizionali bancarelle in occasione della Sagra d’Ampezzo, in programma domenica prossima. Troppi i disagi alla viabilità se la statale 51 resta chiusa, ai quali si aggiungono le previsioni meteorologiche sfavorevoli per il fine settimana. «Non possiamo sottovalutare la complessità del momento, né mettere a rischio l’incolumità pubblica» – dichiara il sindaco Gianluca Lorenzi. Resta invece confermato — salvo peggioramenti — lo svolgimento del Palio dei Sestieri, con le relative prove.
Ma l’annullamento della sagra ha provocato la dura reazione della capogruppo di “Cortina Bene Comune”, Roberta De Zanna, che parla di: «Schizofrenia informativa della giunta». «Nel comunicato stampa – denuncia De Zanna – si rassicurano cittadini e turisti: «La località è aperta e perfettamente raggiungibile»; mentre l’ordinanza sindacale afferma che «la chiusura della principale arteria di comunicazione comporta importanti disagi». Un evidente cortocircuito comunicativo, che — secondo De Zanna — ignora le necessità dei lavoratori pendolari e dei residenti costretti a viaggi estenuanti. «Non una parola di solidarietà per chi deve muoversi per studio, salute o lavoro. È evidente da tempo che residenti e lavoratori non sono in cima ai pensieri dell’amministrazione». Per la capogruppo di “Cortina bene Comune” «La frana di San Vito è solo l’ultimo sintomo di una montagna vulnerabile, esposta ai cambiamenti climatici. Eventi estremi come temporali, frane e alluvioni stanno diventando sempre più frequenti. È tempo di smettere di consumare suolo, costruire impianti e nuove strade e iniziare a investire nella cura e tutela del territorio».