5G, più che un pericolo, un’opportunità. Parola di Confindustria

5G, più che un pericolo, un’opportunità. Parola di Confindustria

Telemedicina. Ma anche lavoro da remoto, didattica a distanza, realtà aumentata. Parole ormai entrate nel lessico familiare, ripetute più volte al giorno in quest’epoca pandemica. Ma anche tecnologie che potrebbero rivoluzionare il futuro della montagna, anche quella bellunese. E che tra i comuni denominatori hanno il 5G, il nuovo protocollo di trasmissione dati che divide a metà l’opinione pubblica, tra entusiasti e detrattori.

Eppure il 5G «Non ha nulla di rischioso. Lo dicono gli scienziati», come ha spiegato ieri Nicola Pasquino, professore di misure per la compatibilità elettromagnetica all’università Federico II di Napoli, nel corso del webinar online “5G: il futuro della montagna bellunese”, organizzato da Confindustria Belluno Dolomiti, Uncem e Consorzio Bim Piave. Nel corso del suo intervento Pasquino ha cercato di smontare, dati e slide alla mano, tutte le preoccupazione e le fake news che circondano questa tecnologia.

Frequenza, potenza, direttività e distanza. Questi, per Pasquino, sono i quattro parametri da tenere in considerazione per calcolare la pericolosità del 5G. In tutti i casi le “stazioni radiobase (Bts), ovvero le antenne, sono ampiamente entro i limiti di legge. Anzi, per quanto riguarda gli effetti elettromagnetici (gli unici finora certificati da studi scientifici riguardano il riscaldamento dei tessuti esposti, una caratteristica usata anche in medicina) secondo gli studi divulgati da Pasquino, la nuova tecnologia batte la vecchia.

Merito del “Beam forming”: in pratica, le nuove antenne 5G si attivano e dirigono i segnali elettromagnetici solo dove serve, senza colpire una medesima area con la stessa potenza, come accade ora con la tecnologia Lte. Insomma, per Pasquino le potenzialità superano ampiamente i rischi: «Soprattutto in aree montane come la provincia di Belluno». Il problema è che siamo in grave ritardo. Per ora il 5G esiste solo a Cortina, per i Mondiali di sci.

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