Quel che non concede il meteo, lo regala Cortina.
I colori di Corso Italia, un rosa diffuso a richiamare l’enrosadira che Tofane e Cristallo coperti dalle nuvole non hanno potuto rivelare. E poi il calore del pubblico, a riscaldare l’atmosfera piovosa.
È l’effetto Giro che quando affronta le Dolomiti diventa festa. Di popolo prima ancora che di sport. E neanche la riduzione del tappone dolomitico a tappa di trasferimento (senza Fedaia e senza Pordoi) riesce a rovinare lo spettacolo.
Corso Italia ascolta la radiocronaca. E va via via riempiendosi.
Un urlo accompagna la notizia della fuga di Bernal. E il ciclista colombiano viene accolto da un applauso scrosciante all’ingresso negli ultimi 100 metri. Giusto il tempo di togliersi la mantellina e sfoggiare la maglia. Ancora più rosa dopo la tappa di oggi.