Via alle prime somministrazioni: «Il vaccino è un messaggio di speranza»

Via alle prime somministrazioni: «Il vaccino è un messaggio di speranza»

 

«Dopo giorni e giorni di impegno senza sosta ad assistere i malati critici nel mio reparto, voglio mandare due messaggi: uno di speranza all’intera popolazione. L’altro di raccomandazione, ai colleghi, affinché si guardi con fiducia a questa nuova fase di contrasto dell’epidemia Covid».

Parole e musica di Liliana D’Agostini, caposala della Rianimazione di Feltre. E tra le primissime a essere vaccinate in provincia di Belluno.

Oggi, infatti, è il V-day: il giorno del vaccino. La campagna di somministrazione è ufficialmente decollata con le prime 40 dosi: 20 nel capoluogo, 20 a Feltre. « Io e i miei colleghi – argomenta Fabio Bortot, medico di Medicina generale – metteremo a disposizione tempo ed energie per garantire l’immunizzazione ai nostri assistiti. Specialmente ai più anziani e a coloro che risiedono in territori non centrali».

Arianna Pasquali, invece, è una dottoressa in servizio nella Geriatria Covid di Feltre: «Consapevole dell’imponente lavoro di ricerca, mi auguro che il nuovo vaccino sia colto come possibilità concreta per dare una svolta al quadro pandemico. E ci permetta, quanto prima, di ridistribuire tutte le risorse disponibili nella cura delle altre patologie».

Le dosi sono arrivate poco dopo le 11 a Belluno e Feltre, mentre alle 12 è iniziata la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech: i soggetti, tutti operatori sanitari, sono stati convocati a cadenza di 5 minuti. Nessun effetto collaterale significativo. «Oggi si posa la prima pietra – commenta il direttore generale dell’Ulss, Adriano Rasi Caldogno – di una strada che dovrebbe consentire l’uscita dal drammatico periodo pandemico. Abbiamo messo e metteremo in campo le nostre migliori energie, in piena continuità con l’impegno profuso nella diagnostica, nel tracciamento dei contatti e nella cura dei malati: sia sul territorio, sia in ospedale».

Presenti pure le istituzioni, con l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e Paolo Perenzin, presidente della Conferenza dei sindaci. «I vaccini Covid messi a punto dalle massime competenze scientifiche e farmaceutiche – sono le parole di Sandro Cinquetti, direttore del dipartimento di Prevenzione – si presentano efficaci e sicuri, utili quindi a ottenere elevati livelli di adesione e a contribuire al definitivo appiattimento della curva epidemica».

Sulla stessa linea di pensiero, il direttore sanitario Giovanni Maria Pittoni: «Le prime dosi sono per gli operatori sanitari in prima linea assistenziale e, a seguire, per operatori e ospiti delle case di riposo. I passi successivi saranno a favore della popolazione generale, con interessamento dei soggetti più anziani e fragili.

Il V-day va in archivio. Ma è solo il primo passo di una vera e propria maratona. 

 

Per i dettagli sul vaccino, clicca qui.

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