È lotta al quorum. Quattro Comuni, altrettanti candidati sindaci. Non uno di più e nessuna lista civetta. Domani (domenica 14) e lunedì a Cencenighe, Canale d’Agordo, Sospirolo e Pieve di Cadore si vota per il rinnovo delle amministrazioni comunali. E si cercherà di evitare il commissariamento.
La crisi delle istituzioni e della politica è stata più forte delle candidature. Ma per fortuna la legge ha abbassato la soglia utile: perché i quattro Comuni al voto abbiano un sindaco, lunedì pomeriggio, è sufficiente che si rechi ai seggi il 40% più uno degli aventi diritto di voto. Certo, nulla è scontato, soprattutto con le scarse affluenze registrate negli ultimi anni. In tutto, sono 7.457 i bellunesi chiamati a votare (907 a Canale, 1.030 a Cencenighe, 2.531 a Sospirolo e 2.989 a Pieve di Cadore, il Comune più popoloso). Urne aperte dalle 7 alle 23 nella giornata di domenica, e dalle 7 alle 15 lunedì.
PIEVE DI CADORE
Nel “capoluogo” del Cadore, la candidata sindaca è la giovanissima Sindi Manushi, 29 anni, avvocata (in foto). Con lei, nella lista “Pieve futura”, un mix di giovani ed esperienza, per provare a ripartire dopo le ultime burrasche interne all’amministrazione uscente.
AGORDINO
A Cencenighe, Mauro Soppelsa tenta il bis, con una squadra in continuità. A Canale invece il sindaco uscente Flavio Colcergnan ha lasciato spazio al suo vice, Massimo Murer.
SOSPIROLO
Tentativo di tris invece per Mario De Bon, che regge Sospirolo già da dieci anni.