Autonomia e inclusione per un’esperienza semplicemente indimenticabile, nel Bellunese. E in particolare a Faller (Sovramonte), in un albergo diffuso: l’hanno vissuta quindici giovani, tra i 18 e i 35 anni, provenienti da varie zone del Veneto. E legati all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. 

Durante questo periodo, con il supporto dei tecnici di orientamento, mobilità e autonomia personale, hanno cucinato, fatto la spesa, svolto le faccende domestiche e imparato come poter vivere in maggiore autonomia. In più, non sono mancate le uscite: dalla visita al Bosco degli Eroi sul Monte Grappa per toccare con mano i resti della Grande guerra, a una lezione di autodifesa, fino alla visita alla Fabbrica di Pedavena. Visita sfociata in una scoperta sensoriale su come viene prodotta la birra: «La guida ha raccontato la storia dello stabilimento tra gli odori della cotta – afferma Stefano Lira della Birreria – e, in seguito, i giovani hanno toccato con mano le varie tipologie di orzo e luppolo con le quali viene realizzata la birra. Alla fine i ragazzi hanno effettuato la tradizionale degustazione di due birre, assaporandone le qualità olfattive e al palato».

Soddisfatto il coordinatore nazionale dei giovani, Gabriele Marino: «È fondamentale costruire esperienze che permettano di sviluppare al massimo le proprie autonomie personali al fine di garantire la piena integrazione delle persone con disabilità visiva nella vita quotidiana. Solo investendo sull’autonomia personale possiamo passare da assistenzialismo a cittadinanza attiva. Da anni la provincia di Belluno ha dimostrato grande apertura e accoglienza per le nostre attività. Un ringraziamento doveroso va a tutte le realtà imprenditoriali e ai volontari che ci sostengono».