Una vita per la politica, è morto Mario Svaluto Moreolo

Una vita per la politica, è morto Mario Svaluto Moreolo

La politica bellunese è in lutto: è morto Mario Svaluto Moreolo, ex assessore e consigliere comunale a Belluno, segretario del circolo Pd Oltrardo e una vita spesa per la passione politica.

86 anni, originario di Perarolo di Cadore (dove amava dire di avere la sua “dacia”), Svaluto Moreolo aveva lavorato in banca e in gioventù era stato il portiere dell’Ac Belluno. Iscritto alla Democrazia Cristiana nella Prima Repubblica, aveva rappresentato l’ala sinistra del partito. E poi era passato al Pd di cui ha rappresentato una voce autorevole fino agli ultimi giorni. In molti ricorderanno le sue mail con l’analisi politica della settimana, o dedicate ai fatti salienti delle vicende nazionali e locali, inviate alla corposissima mailing list, anche nel cuore della notte. I più attenti ricorderanno invece il tentativo estremo di ricucire tra il Pd e Vignato, alle ultime elezioni amministrative per Belluno.

Oggi, non appena saputa la notizia della morte, sono giunte moltissime note di cordoglio.

«Mario Svaluto Moreolo è stato per decenni una voce attiva e impegnata nella vita politica della nostra città, ci mancherà il suo sguardo diretto e la sua interpretazione dell’attualità del territorio e non solo», dichiara il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. «Assessore con delega all’Anagrafe e servizi certificazioni, tributi e decentramento dall’88 al ’90, quindi assessore con delega all’edilizia privata e pubblica, all’ecologia, al ced e al decentramento ancora dal 1990 al 1992, Svaluto Moreolo ha fatto dell’impegno civico e della passione politica una costante della sua vita e di questo gliene siamo e gliene saremo sempre tutti grati, perché la partecipazione attiva alla cosa pubblica, al di là delle differenti idee politiche, è sempre ammirevole garanzia di democrazia. Sentite condoglianze da parte mia e di tutta la giunta alla famiglia».

«Se ne va un uomo caparbio, determinato, fortemente appassionato della politica, capace di perseguire e soprattutto spiegare le proprie idee» ricorda il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. «Una vita nella politica, quella di Mario Svaluto Moreolo, prima nella Democrazia Cristiana, poi nel Partito Democratico, sempre con una visione chiara e netta, a volte fin troppo decisa. Quella politica fatta di passione, che non è mai venuta meno, attraversando tutte le fasi dalla Prima alla Seconda Repubblica. Negli ultimi anni ripeteva sempre che il primato è e deve essere della politica, anche sulla tecnica. Non faceva sconti sulle idee, ma aveva sempre la capacità di discutere, anche per ore, sulle questioni che lo prendevano. Oltre alla politica, anche lo sport, il calcio, con il suo passato da portiere nell’Ac Belluno. Mario Svaluto Moreolo aveva anche scritto un libro sui cento anni della squadra della città, a cui ho strettamente collaborato, passando diverse ore con lui; e sarei dovuto andare a trovarlo nei prossimi giorni per parlare di alcuni temi che riguardano il nostro territorio. Il rammarico più grande è proprio di non aver potuto fare questa chiacchierata, che – ne sono sicuro – avrebbe spaziato dal treno delle Dolomiti alla viabilità provinciale, al futuro della politica italiana. Mario Svaluto Moreolo ci mancherà: ci mancherà la sua visione, la sua caparbietà, la sua determinazione nel difendere le idee. Ai suoi famigliari, a tutti coloro che hanno condiviso un percorso, ai suoi amici, un pensiero e un abbraccio».

E anche la Lega ha speso parole di grande commozione: «Se ne va un avversario onorevole, un uomo determinato, riferimento politico locale e non solo capace di portare sempre avanti le sue idee» ha scritto il segretario comunale Paolo Luciani. «Una vita dedicata al servizio, quella di Mario Svaluto Moreolo, che è stato per decenni una sentinella del territorio dell’Oltrardo ancor prima che del comune capoluogo. Ruolo che ha svolto egregiamente da consigliere comunale e assessore della Democrazia Cristiana. Un avversario politico, ma anche e soprattutto, un uomo capace di fornire sempre suggerimenti puntuali e osservazioni lucide e attente alla propria comunità. Fare e non disfare, questo uno dei mantra che più mi rimarranno in quegli incontri casuali di quartiere dove, anche solo una parola o un saluto, non sono mai mancati».

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