Stessa storia. Stavolta però cambia il posto, seppur di poco. Le code chilometriche che domenica scorsa avevano tenuto bloccata l’Alemagna da Tai a Ospitale, oggi si sono spostate sulla 51 bis. Tutte a Domegge.
È l’effetto rientro, certo. Ma è soprattutto l’effetto cantieri. Anzi, cantiere. Uno solo. Piccolo per giunta. Ma basta un senso unico alternato con semaforo per rendere un incubo il viaggio di centinaia di automobilisti.
Il semaforo infatti non è intelligente. Non è “smart road” come direbbe Anas. Lui segna solo verde e rosso, senza considerare che a scendere verso Tai e Longarone sono centinaia di auto, mentre a salire verso Domegge, Lozzo e Auronzo sono pochissime macchine. E così, scatta il rosso e si formano le colonne. Alle 18 si stimavano quasi 4 chilometri di coda tra Domegge e Calalzo. Senza contare il traffico che arriva da Vallesella e prova a immettersi nella strada principale. E i rallentamenti a Tai, e quelli a scendere fino a Longarone.
La cosa più smart, e meno costosa dei 26 milioni spesi per i pali neri, sarebbe stato piazzare due movieri. Gli automobilisti in coda si appellano ad Anas: domenica prossima sarà meglio pensarci.