Da Vinci opera a Feltre. Il robot chirurgico ha già effettuato 33 interventi

Da Vinci opera a Feltre. Il robot chirurgico ha già effettuato 33 interventi

Si chiama Da Vinci, come Leonardo. Non fa opere d’arte, ma salva vite, perlopiù. È il nuovo robot chirurgico, entrato in funzione qualche settimana fa all’ospedale di Feltre.

Ha già eseguito 33 interventi, sotto lo sguardo e le mani attente dell’équipe del Santa Maria e del San Martino. E continuerà a farlo. L’investimento è di 5 milioni euro di cui 1,6 milioni finanziati dal Fondo Comuni di confine. Il sistema robotico per il “Centro di Riferimento Regionale per la chirurgia oncologica gastroenterologica – dr. Michele De Boni” è stato acquisito tramite un appalto “misto” e ricomprende sia forniture che servizi (assistenza full risk) e materiale di consumo per la realizzazione di 200 interventi l’anno per cinque anni.

«Mille interventi in cinque anni – fa notare l’assessora regionale alla Sanità Manuela Lanzarin – sono un numero significativo, capace di dare una svolta di efficienza e tempismo per la terapia chirurgica di tante patologie, basti pensare che in pochi giorni di attività le équipe del Santa Maria del Prato e del San Martino di Belluno hanno realizzato, tutti con successo, 33 interventi, 13 per calcoli della colecisti, 2 di chirurgia bariatrica, 8 di ginecologia e 10 di urologia per neoplasia alla prostata. Numeri che fanno intendere un futuro roseo per questo tipo di chirurgia nel Bellunese».

In Ulss 1 Dolomiti sono già presenti professionalità formate per l’uso del robot, in particolare nelle specialità di Chirurgia Generale, Urologia e Ginecologia. Altre professionalità saranno formate per mettere a disposizione degli assistiti dell’Ulss Dolomiti i migliori standard di cura possibili. Dopo un periodo di training, la strumentazione è ora quotidianamente utilizzata al Santa Maria del Prato dai diversi specialisti di Feltre e dai colleghi di Belluno che per alcune tipologie di intervento utilizzano l’attrezzatura e il personale del presidio feltrino.

I vantaggi della chirurgia robotica sono l’ampliamento delle possibilità chirurgiche, come il comando degli strumenti con semplici movimenti del polso che consente al chirurgo di superare i limiti delle tecniche chirurgiche “open” e laparoscopiche adottando un approccio mini-invasivo, una vasta gamma di procedure con l’eliminazione dei tremori fisiologici delle mani del chirurgo grazie all’uso di bracci robotici collegati alla consolle di comando; maggiore velocità nelle procedure, diminuzione dell’invasività degli interventi e aumento della precisione.

«L’eccellenza tecnologica si diffonde ancora negli ospedali veneti, non solo negli Hub, ma anche negli altri, a riprova che la scelta di garantire i migliori macchinari e parità di accesso alle cure a prescindere da dove il paziente abita è vincente. È il caso dell’ospedale di Feltre» commenta il governatore Zaia.

«Le dotazioni tecnologiche sono un valore aggiunto alle competenze dei professionisti, per dare una risposta attuale ai bisogni di salute della nostra gente», aggiunge il commissario Giuseppe Dal Ben, «il robot chirurgico andrà a integrare le tecnologie già presenti in azienda come l’intelligenza artificiale, per un upgrade continuo delle dotazioni dei nostri ospedali. Ringrazio il Fondo Comuni confinanti per aver sostenuto l’investimento. In questi giorni, inoltre, stiamo provando una nuova tecnologia robotica per l’ospedale di Belluno».

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