325 milioni per le infrastrutture per le Olimpiadi. E i tempi?

325 milioni per le infrastrutture per le Olimpiadi. E i tempi?

Il libro dei sogni è aperto. Cinque capitoli: circonvallazione di Cortina, variante di Longarone, collegamento A27-Agordino, potenziamento dell’anello ferroviario e restyling delle principali frazioni. Autore: la società pubblica “Infrastrutture Milano-Cortina 2020-2026 spa” che nascerà dall’accordo tra Ministero delle Infrastrutture, Regioni e Province autonome. Così è stato deciso nel vertice di questa mattina (12 giugno) a Roma. Ed è stato deciso anche che il Ministero delle Infrastrutture girerà 325 milioni di euro al Veneto per le opere necessarie a Cortina 2026.

Le infrastrutture che ricadono nel finanziamento sono sei: oltre alla circonvallazione sud di Verona, tutte le altre si trovano in provincia di Belluno. E puntano sulla viabilità verso la sede delle gare olimpiche (variante di Longarone e circonvallazione di Cortina), ma anche allo sbocco verso l’Agordino (con un collegamento snello da Cadola, uscita della A27), e alle linee ferroviarie.

«È tutto pronto da diverse settimane – afferma il relatore della legge olimpica Roger De Menech -. Purtroppo le Regioni non si erano ancora accordate sul riparto delle risorse. Ora speriamo di partire velocemente con la progettazione e la realizzazione di infrastrutture che, lo ricordo, abbiamo pensato a beneficio dei territori sul lungo periodo, non solo in funzione della manifestazione».

A eseguire le opere sarà la costituenda società partecipata per il 70 per cento dal Ministero dell’economia e delle finanze e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (con due quote del 35 per cento); per il 20 per cento dalla Lombardia e dal Veneto (con due quote del 10 per cento); e per il 10 per cento dalle Province autonome di Trento e di Bolzano (con due quote del 5 per cento). Il capitale sociale è di 1 milione di euro, di cui 700mila a carico, a metà, del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

«Dopo questo passaggio – conclude De Menech – non ci sono ostacoli per mettere in atto il piano. Ora è necessario coinvolgere gli enti e le imprese locali, ma siamo certi che la Regione non mancherà in questo caso, per fare delle Olimpiadi un’occasione di crescita e sviluppo collettivo a cui partecipano tutti i soggetti del territorio».

Resta però un dubbio. Legittimo. Alle Olimpiadi mancano poco più di cinque anni. Il Piano Anas Cortina 2021 ci ha messo quattro anni esatti dalla presentazione in pompa magna del 2016 ai risultati che tutti gli automobilisti vedono percorrendo oggi l’Alemagna. Le varianti sono solo sulla carta. Chissà se i cinque cerchi saranno più rapidi dei Mondiali…

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