#stopviolenza, dal 21 novembre ciclo di incontri organizzato dalla Cisl

#stopviolenza, dal 21 novembre ciclo di incontri organizzato dalla Cisl

A scuola per eliminare la violenza di genere. La Cisl scende tra i banchi con l’iniziativa #stopviolenza.

È un’idea del Coordinamento pari opportunità e politiche di genere del sindacato di Belluno Treviso, che insieme alla Federazione dei Pensionati e alla Cisl Scuola organizza negli Istituti superiori delle province di Treviso e Belluno un ciclo di incontri di prevenzione e sensibilizzazione.

Il primo appuntamento, rivolto agli studenti delle scuole superiori, è fissato per giovedì 21 novembre alle 9.45 nell’Aula Magna del Seminario di Vittorio Veneto.

Gli altri incontri si svolgeranno il 7 febbraio al Teatro Dina Orsi di Conegliano, e successivamente a Montebelluna, Feltre e Belluno. A tutti gli appuntamenti è previsto anche l’intervento del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale per riflettere sul concetto di violenza che va eliminata fin dai banchi di scuola. Alla fine di ciascun incontro verrà rilasciato ai ragazzi che aderiscono all’iniziativa un attestato e, per le classi che lo desiderano, uno spunto di riflessione con i loro insegnanti attraverso un concorso, in cui si chiede agli studenti di produrre un elaborato, che verrà valutato dalla Cisl, dai relatori e dai dirigenti scolastici provinciali di Belluno e di Treviso. 

L’iniziativa si pone gli obiettivi di promuovere una sana educazione ai sentimenti e aiutare i ragazzi e le ragazze a comprendere le origini e le ragioni della violenza, stimolare la riflessione degli studenti sulle relazioni fra maschile e femminile, rafforzare la corretta espressione delle emozioni all’interno delle relazioni fra pari, aiutare a comprendere il fenomeno della violenza di genere e il peso dei fattori socio-culturali nella genesi della stessa. Insomma, vuole essere un contributo concreto per fare in modo che nelle scuole, come nei posti di lavoro e nelle famiglie, si creino le condizioni per eliminare la violenza contro le persone che si trovano in una condizione di debolezza psicologica e fisica: donne, ma anche anziani e bambini.

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