I segni neri dell’incendio sono ancora presenti. La puzza di fumo e di distruzione anche. Eppure, non tutto è andato distrutto. Dalle fiamme di Pozzale si è salvato qualcosa. Il piccolo tabernacolo che si affaccia sulla strada è ancora lì. La nicchia in legno è bruciacchiata, ma il crocifisso è intatto.
Gridare al miracolo sarebbe eccessivo, certo. Ma per i residenti della zona (e per quelli che hanno una seconda casa o un pezzo di cuore a Pieve di Cadore) è sicuramente un segnale importante. Nel mezzo della distruzione, un segno di speranza.
Così la foto del piccolo capitello votivo (scattata da Stefano Campi, assessore del Comune di Pieve) ha cominciato a fare il giro della rete. E non sono mancati i commenti. Tra i primi, quello della ex sindaca di Pieve, Maria Antonia Ciotti, battagliera e innamoratissima della sua terra: «Nostro Signore è rimasto indenne nell’incendio di Pozzale – scrive -. Un bel messaggio per tutti i credenti».
Il crocifisso era rimasto in piedi anche durante i giorni di Vaia. All’indomani della tempesta, in mezzo ad alberi schiantati e frane, il capitello non aveva subito alcun danno. Evidentemente Pozzale ha un protettore particolare, che vigila dall’alto.