Era un punto di riferimento per la comunità di Soverzene. E non solo.
Impegnato in ambito culturale – anche come curatore di iniziative ed eventi indimenticabili con la compagnia teatrale “I Farsaioli” – nello sport, nel volontariato, nel sociale. Insomma, un’anima poliedrica, ben voluta da tutti per la sua disponibilità, la propensione all’ascolto e a mettersi a disposizione degli altri. Sempre, in ogni occasione.
Se n’è andato Pierantonio Balbinot: per tutti, semplicemente, Tony. Aveva solo 70 anni. E il vuoto che lascia non sarà facile da riempire. Per la moglie Giovanna, i figli Mauro, Lucio e Luca, il fratello Angelo, i quattro amati nipoti. E nemmeno per il mondo dello sport. Indicative, in tal senso, le parole di ricordo espresse dal Calcio Ponte nelle Alpi: «Se ne va un amico vero, una di quelle persone che metteva l’anima in tutto ciò che faceva, con il sorriso ben stampato in faccia. Tony, juventino doc, era da sempre vicino alla nostra società granata: prima come giocatore, poi come dirigente e infine come tifoso. Un abbraccio alla famiglia».
A piangerlo è anche il Comitato Pollicino, oltre al sindaco di Soverzene, Gianni Burigo, in rappresentanza della collettività: «Con Tony perdiamo un pezzo della nostra storia recente. Quando si trattava di collaborare e di prodigarsi a favore della comunità, Tony era sempre in prima fila. Il dispiacere è enorme e coinvolge tutti, anche perché, negli ultimi tempi, non era stato bene. Ma noi vogliamo ricordarlo con il suo immancabile sorriso». L’intera amministrazione, inoltre, si stringe attorno al vice sindaco Luca Balbinot, che di Pierantonio era il figlio. Come Mauro e Lucio.
L’ultimo saluto è previsto per venerdì (ore 15), nella chiesa di Cadola: le eventuali offerte saranno devolute al Comitato Pollicino.