84,2% di consensi per la fusione, identico risultato a sostegno del nuovo nome “Comune di Setteville”: il sondaggio – previsto dalla legge regionale – condotto dalle amministrazioni di Quero Vas e Alano di Piave sulla possibile fusione dei due comuni incassa il pieno appoggio dei cittadini dei due comuni.
266 le risposte raccolte, pari al 6% degli aventi diritto al netto degli iscritti AIRE – «secondo l’azienda che ha realizzato il sondaggio una buona base statistica, migliore rispetto ad altre esperienze», spiega il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla -, con una leggera prevalenza tra i residenti di Alano di Piave; le fasce d’età più “attive” sono state quelle tra i 41 e i 50 anni (22,2%), e tra i 31 e i 40 (20,3%). Netta l’indicazione di quali siano i settori su cui investire per lo sviluppo del territorio: più di un cittadino su due, il 55%, ha indicato Turismo e Cultura, seguito da Industria e Artigianato e da Servizi Socio Assistenziali. Nonostante il netto appoggio su Setteville, non sono mancati i suggerimenti per il nome del nuovo comune: particolarmente gettonati Conca del Piave, Borgo del Piave, Castelnovo e Valle del Piave.
Particolarmente interessanti, poi, le risposte in merito all’utilizzo delle risorse aggiuntive che arriveranno da Regione e Stato in caso di fusione: manutenzioni, riduzione del carico fiscale e incremento dei servizi ai cittadini sono state le principali richieste. Tutte azioni che, come sottolinea il sindaco di Alano di Piave Serenella Bogana, «stanno proprio alla base della nostra proposta di fusione: il problema delle risorse per gli enti locali, soprattutto per quelli più piccoli, è pesantissimo, e in questo senso la fusione dei nostri comuni è indifferibile e fondamentale».
Con il sostegno del risultato positivo del sondaggio, prosegue quindi il cammino verso il referendum dell’autunno: prima del voto, però, si tornerà nuovamente nei consigli comunali (indicativamente il 28 marzo) per poi dare vita a una nuova campagna di incontri nei territori.
