Continua l’incessante lavoro delle decine di persone impegnate sui due fronti ardenti a Longarone. Per tutto il giorno si sono susseguiti i voli dei tre Canadair e dei due elicotteri della Protezione civile, affiancati da due elicotteri specializzati Erikson S-64. Mentre a terra gli uomini dell’antincendio boschivo si sono dati il cambio in maniera regolare con i volontari della Protezione civile.
La situazione, che in mattinata sembrava volgere al meglio per quanto riguarda l’incendio di Soffranco, è poi peggiorata nel pomeriggio.
Colpa del vento che ha invertito la rotta, spingendo le fiamme più in alto e verso Mezzocanale, all’interno di una valle impervia e difficilmente raggiungibile. Non ci sono in ogni caso pericoli per persone e cose, anche se l’aumento del fumo nell’aria, come segnala il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin, è tangibile.
Ormai totalmente sotto controllo, invece, la situazione sopra Fortogna. «Non si vedono più focolai – spiega il sindaco di Longarone, Roberto Padrin – al di là di un paio nella zona di Rio Frari, da dove tra l’altro sono partite le fiamme».
Domani, spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Gian Paolo Bottacin, «proseguiranno le operazioni di spegnimento».
(nella foto le fiamme che continuano ad ardere dell’incendio sopra Soffranco)