Silvestro, Camillo e Arrigo Boito: Ponte nelle Alpi ricorda una “famiglia di artisti”

Silvestro, Camillo e Arrigo Boito: Ponte nelle Alpi ricorda una “famiglia di artisti”

Due giornate di iniziative culturali e una mostra nelle vie di Polpet per fare luce su Silvestro, Camillo e Arrigo Boito, “una famiglia di artisti” che ha avuto origine nel Bellunese e ancora oggi fa storia nei campi della pittura, della letteratura e dell’architettura. 

Il Comune di Ponte nelle Alpi ha presentato le iniziative per celebrare tre figli illustri della terra bellunese e pontalpina in particolare. Perché proprio a Polpet è visibile ancora oggi la casa dei Boito. In particolare di Silvestro, pittore e miniaturista della prima metà dell’Ottocento, padre di Arrigo (noto librettista d’opera e compositore, famoso soprattutto per il melodramma Mefistofele) e Camillo (architetto e restauratore, inventore del cosiddetto “restauro filologico”).

Le iniziative si terranno il prossimo fine settimana, e ruoteranno attorno alla mostra di tutti i documenti che testimoniano l’attività dei Boito e i loro legami con il territorio, in particolare Ponte nelle Alpi e Belluno. Non solo quando erano in vita, ma anche dopo. Quindi si va dalle lettere e dai carteggi di corrispondenza, alle celebrazioni che sono state tributate postume, fino all’intitolazione di luoghi ed edifici, come la scuola elementare “Arrigo Boito” o la piazza di Polpet. «Che proprio mentre raccoglievamo il materiale per la mostra, abbiamo scoperto essere intitolata ai Boito in generale, non ad Arrigo» spiega Marisa Fanna, curatrice dell’esposizione. «Abbiamo voluto mettere insieme vasto materiale che testimonia la caratura nazionale della famiglia di artisti, ma anche le relazioni locali. La mostra caratterizzerà tutta Polpet, dalla piazza alla casa natale di Silvestro Boito».

«Saranno due giornate storiche» sottolineano il sindaco Paolo Vendramini e la vice sindaca, consigliera provinciale, Lucia Da Rold. «La mostra è importante per la ricerca storica che c’è alle spalle, ma anche come valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio e può richiamare curiosi e appassionati da fuori provincia, per il carattere nazionale che assume, con un’inquadratura dei Boito all’interno della temperie del Risorgimento».

IL PROGRAMMA

Venerdì 28 luglio ci sarà un prologo: alle 21 nel cortile di Borgo Livinal (in caso di maltempo al salone cooperativa) “Omaggio ad Arrigo Boito, poeta e musicista ai tempi di Giuseppe Verdi”. Un concerto con Paola Meneghini (soprano), Luca Pivetta (baritono), Carlo De Battista e Celeste Levis (pianoforte), a cura dell’associazione Arte Nuova.

Sabato 29 luglio alle 17.30 il salone cooperativa ospiterà la presentazione della mostra “Boito: una famiglia di artisti”, con inquadramento storico di Serena Dal Borgo, dettagli sull’esposizione di Marisa Fanna e intervento dal titolo “A che punto siamo con le ricerche su Camillo Boito?” a cura dell’architetto Ivano Alfarè Lovo. A seguire, visita alla mostra con accompagnamento musicale della Banda Val Cantuna che eseguirà musiche dalle opere di Arrigo Boito. E ci sarà anche una sorpresa: dal poggiolo di Casa Boito Italo Rualta impersonerà proprio Arrigo. 

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