Sono quasi 400mila le dosi di vaccino somministrate finora nei drive – in disseminati in provincia. L’80% dei bellunesi ha già completato il ciclo. Ma ci sono oltre 32mila bellunesi che di vaccinarsi non ne vogliono ancora sentir parlare.

Tra di loro anche parecchi medici, infermieri e operatori sanitari in genere, che nonostante l’obbligo vaccinale per queste categorie (introdotto il 3 aprile scorso dal Governo Draghi) a immunizzarsi non ci pensano proprio, andando incontro alle inevitabili sospensioni. Che da dicembre non sono più materia dei datori di lavoro (Ulss o strutture private) ma direttamente degli ordini professionali di appartenenza, che incrociano i dati degli iscritti con gli elenchi degli inadempienti, segnalati dalle federazioni nazionali.

«Martedì il consiglio direttivo dell’ordine provinciale dei medici e odontoiatri – fa sapere il presidente Stefano Capelli – ha irrogato ulteriori 3 sanzioni di sospensione nei confronti di altrettanti iscritti inadempienti all’obbligo vaccinale. Sono pertanto ad ora sospesi 9 medici, 3 odontoiatri e un iscritto ad entrambi gli Albi, pari all’1,1 % del totale degli attuali iscritti».

Molte sospensioni anche tra gli infermieri. Il consiglio direttivo dell’ordine, lunedì, ha sospeso altre 26 persone, che si aggiungono alle 34 già fermate in precedenza. In totale sono quindi 58 gli infermieri sospesi fino al 31 marzo. Perché 3 sono stati reintegrati: «Uno ha dimostrato la possibilità di differire, uno per guarigione (che è un differimento della vaccinazione a 120 giorni), una si è vaccinata», fa sapere il presidente Luigi Pais de Mori.