Sanità in montagna, Forza Italia delinea il futuro in un convegno

Sanità in montagna, Forza Italia delinea il futuro in un convegno

“Curare la montagna, anche l’Europa ce lo chiede” è il titolo del convegno in programma per venerdì 24 gennaio a Belluno, nella sala Muccin del Centro Giovanni XXIII, a partire dalle 17.

L’incontro è promosso dal gruppo del Ppe all’Europarlamento e da Forza Italia e, come si evince chiaramente anche dal titolo, intende affrontare in maniera organica e “aperta” alcune delle molte questioni presenti sul tavolo per quanto riguarda il presente e soprattutto il futuro della salute per le persone che vivono nei territori di montagna come la provincia di Belluno.

«L’obiettivo dell’appuntamento – sottolinea il coordinatore azzurro bellunese Dario Scopel – è quello di mettere a confronto esperienze e opinioni in maniera estremamente costruttiva e prospettica, partendo dalla situazione contingente, ma con l’intento di guardare avanti con spirito propositivo. Intendiamo però farlo in modo molto concreto, partendo cioè dal “vissuto” dei nostri territori e di chi a vario titolo li amministra o li rappresenta; per questo abbiamo invitato a portare le proprie esperienze sindaci e amministratori locali, ma anche esperti del settore, manager pubblici ed esponenti della vita sociale bellunese».

Tra gli interventi in programma, oltre a quello dello stesso sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel, quello dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Feltre Maurizio Zatta, di Bortolo Simoni, già titolare di importanti ruoli apicali nelle aziende sanitarie venete, e del presidente del Circolo Cultura e Stampa Luigino Boito che da anni forma nuovi Oss. Grande attesa, poi, per la partecipazione di Flavio Tosi, europarlamentare e coordinatore di Forza Italia per il Veneto, regione nella quale ha già ricoperto dal 2005 al 2007 il ruolo di assessore proprio alla sanità. «Dalla sua competenza diretta maturata sul campo anche come sindaco di Verona, ma anche dal respiro europeo del suo ruolo attuale, ci attendiamo stimoli e indicazioni rilevanti – conclude Scopel -; è evidente che per una serie di ragioni ci troviamo in un momento di snodo fondamentale per il futuro delle nostre terre; è opportuno, anzi doveroso, aprirci a un dialogo e ad un confronto in grado di mettere a sistema il maggior numero di esperienze qualificate possibili per disegnare al meglio le prospettive di sviluppo del Bellunese».

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