«Le parole del Ministro Salvini rappresentano un vero punto di svolta. Ora più che mai, dobbiamo accelerare e far sentire che il territorio ci crede fino in fondo». A guidare il bob sono gli industriali bellunesi. Che continuano a spingere per la realizzazione dello Sliding Centre a Cortina, soprattutto dopo l’apertura del ministro Salvini («Il bob deve stare a Cortina». Parola di Matteo Salvini).

«Il Ministro ha toccato il punto affermando che il Veneto non può essere “scippato” delle sue Olimpiadi e che la partita olimpica riguarda Milano e Cortina in egual misura: sono quei concetti che, come associazione, abbiamo rilanciato nel corso della nostra Assemblea generale alla presenza del presidente Luca Zaia. Finalmente siamo sulla strada giusta: l’interesse nazionale nelle Olimpiadi 2026 non può prescindere dal rispetto dei singoli territori che hanno contribuito al successo della candidatura» afferma Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Come già detto, ora dobbiamo navigare nella stessa direzione, Governo e Istituzioni locali, politica, categorie economiche e società civile».

L’ultima parola sulla pista da bob per le Olimpiadi 2026 arriverà nelle prossime settimane. Se sarà Cortina, servirà una corsia preferenziale per poter recuperare il ritardo accumulato e arrivare al risultato entro fine 2025. Gli industriali ci credono.

«Solo con Olimpiadi vere le nostre terre alte possono guardare con fiducia al futuro, a nuovi investimenti e a una seria programmazione» conclude la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, che sottolinea come l’impegno di Salvini sia arrivato in una data importante: l’11 dicembre è infatti la Giornata internazionale della Montagna. «Le terre alte hanno bisogno di risposte vere e concrete, non di spot. La pista da bob a Cortina è un investimento moltiplicatore di opportunità, capace di innescare un circolo virtuoso».