«È arrivato il momento di introdurre il differenziale montagna nella bolletta elettrica». Lo dice il deputato Dario Bond. E la proposta non può che essere accolta favorevolmente dal Bellunese, soprattutto di fronte ai rincari che verranno avanti da qui alle prossime settimane.
«Siamo di fronte a uno dei rincari più forti nei costi energetici rispetto agli ultimi anni. Il ministro Cingolani e il premier Draghi lo hanno ribadito: ci sarà un ricalcolo della bolletta elettrica, con un nuovo metodo di calcolo» sottolinea Bond. E allora, quale occasione migliore per intervenire?
«L’Italia, lunga e stretta, non ha le stesse dinamiche e le stesse necessità. La montagna, dal punto di vista dei costi dell’energia, è un’area svantaggiata: fa più freddo, l’inverno comincia prima e finisce dopo, e anche la gestione dei servizi ha un costo energetico differente» dice il deputato di Forza Italia. «Allora lancio l’appello al governo, ai ministri D’Incà e Franco che sono bellunesi, gente che conosce la realtà della montagna: introducano il differenziale montagna, anche con un’applicazione di aliquota Iva inferiore sull’energia. È un controsenso che territori produttori di energia idroelettrica e biomassa siano costretti a pagare di più la bolletta rispetto ad altre aree, solo perché le condizioni ambientali del territorio rendono elevati gli oneri di riscaldamento. Bisogna intervenire, anche per evitare un ulteriore spopolamento delle terre alte».