Redditi in crescita prima del Covid. Cortina resta la patria dei “Paperoni”

Redditi in crescita prima del Covid. Cortina resta la patria dei “Paperoni”

C’è un prima e un dopo. Anche nei portafogli dei bellunesi, il Covid fa da spartiacque. E crea danni. Lo si può immaginare vedendo la situazione dell’ultimo anno e mezzo. Lo si vedrà realmente tra qualche mese, quando il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’economia fornirà le statistiche delle dichiarazioni dei redditi 2021. Intanto, ci sono i dati relativi al 2019 (vale a dire le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2020 sui guadagni dell’anno precedente). E dicono di un leggero aumento, in un trend di crescita lenta ma costante per il territorio dolomitico.

IL DATO

Il reddito complessivo dichiarato dai contribuenti bellunesi nell’anno d’imposta 2019 supera i 3 miliardi e mezzo (3.532.812.610 euro, per la precisione). Viene segnato così un incremento dello 0,74% rispetto allo stesso dato rilevato nell’anno precedente.

Il reddito medio è di  22.011,70 euro, in crescita costante negli anni. Nel confronto con l’Italia, i bellunesi stanno meglio rispetto ai “colleghi” contribuenti della Penisola (dove il reddito medio ammonta a 21.778,56 euro), ma sono un po’ indietro rispetto al resto del Veneto (22.895,45 euro).

L’IDENTIKIT DEI REDDITI

I bellunesi sono essenzialmente dipendenti. Il 55,07% del reddito dichiarato dai bellunesi proviene da lavoro dipendente e il 30,08% da pensione. Per quote minori figurano i redditi da lavoro autonomo, d’impresa e da partecipazione (complessivamente 11,38%), e, a distanza, il reddito da fabbricati 2,75%.
È sempre stato così, più o meno. Ma c’è qualcosa che è cambiato: la forbice tra ricchi e meno abbienti, che si sta allargando sempre più. 

LA MAPPA

Confermatissima anche nel 2019, invece, la geografia dei redditi. I ricchi abitano a Cortina, dove il reddito medio sfiora i 30mila euro (con un aumento del 4% rispetto al 2018, vale a dire quasi 1.200 euro). Subito dietro, Belluno (25.180 euro di reddito medio, in calo dello 0,5%) e Agordo (25.064 euro, in aumento dello 0,46%). Balzo in avanti di San Vito di Cadore, dove il reddito medio è salito di 602 euro in un anno, raggiungendo quota 23.847 euro; e di Taibon (reddito medio 23.117 euro, in crescita di quasi 270 euro). Ma lo scatto più consistente è di Alano di Piave, con il 13% in più in un anno (e un reddito medio passato da quota 18mila euro a 20.843 euro); e di San Nicolò Comelico, dove si tocca quota 22.177 euro pro capite di reddito, con un aumento del 10,55% (vale a dire 2.110 euro). Il Comune con i 730 più bassi resta Zoppè di Cadore (12.409 euro). Poi bisognerà calcolare gli effetti della pandemia, su tutta la provincia.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto