L’idea vaga per la provincia da anni: un ponte di collegamento tra Santa Giustina e Mel. Un attraversamento del Piave che dalla Statale 50 va direttamente sulla Sp1 senza passare per Busche. L’opera però non piace alla minoranza consiliare di Santa Giustina, che ieri sera (28 giugno) si è astenuta dagli atti di indirizzo sul miglioramento della rete stradale e di raccordo della viabilità locale.

Un documento che al suo interno contiene opere importanti e molti sogni nel cassetto. Un piano da oltre 1 miliardo di euro con un’idea precisa: dare un futuro alla viabilità bellunese, con collegamenti tra Agordino, Pedemontana e autostrada. E Santa Giustina ci capita giusto in mezzo.

Nel piano c’è spazio anche per il ponte sul Piave. E qui la minoranza alza le barricate. «Noi pensiamo che quest’opera che porterà soprattutto il traffico turistico dalla Pedemontana veneta in Agordino sia estremamente dannosa per la filiera dell’economia legata al transito dei turisti; vedi bar ma anche esercizi commerciali» dice Moira Fiorot, del gruppo Orizzonti in Comune. «Pensiamo anche che la soluzione per il traffico pesante che mortifica ogni giorno il nostro centro passi attraverso una semplice circonvallazione strada cartiera-Maserot solo per i mezzi pesanti che avrebbe costi inferiori permettendo così una manutenzione straordinaria di tutta la viabilità comunale e provinciale. Vediamo in questo ponte sul Piave un futuro incerto e difficile per molte attività commerciali, ma anche per realtà produttive importanti come la Lattebusche».

Fiorot spiega che se il voto fosse legato esclusivamente al ponte, sarebbe stato un “no” secco. Motivo per cui il documento sulla viabilità ha avuto l’astensione del suo gruppo. In ogni caso, la questione attraversamento del Piave resta sul tavolo.