Più pioggia, meno neve: stagione invernale in chiaroscuro

Più pioggia, meno neve: stagione invernale in chiaroscuro

Un mese di marzo particolarmente piovoso, quello andato in archivio da pochi giorni, come confermano i dati di Arpa, diffusi dall’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. 

Nel terzo mese del 2025 sono caduti mediamente in Veneto 132 mm di pioggia, il 97% in più rispetto alla media del periodo 1994-2024, pari a 67 mm, con un apporto totale stimato in circa 2.444 milioni di mc di acqua. 

Le massime precipitazioni del periodo sono state registrate sulle Prealpi dalle stazioni di Valpore Monte Grappa (Seren del Grappa BL) con 292 mm, Recoaro Mille (Recoaro Terme VI) con 265 mm e Rifugio la Guardia (Recoaro Terme VI) con 257 mm. Mentre gli apporti minori sono stati rilevati  dalle stazioni di Costalta (San Pietro di Cadore) con 54 mm, Misurina (Auronzo di Cadore) con 60 mm e Santo Stefano di Cadore con 62 mm. 

La piovosità dell’ultimo mese si riflette anche sui dati relativi all’anno idrologico, che va dal 1° ottobre al 31 marzo. In questo periodo le precipitazioni registrate in Veneto sono state mediamente di 591 mm, contro una media storica  di 515: un aumento, quindi, di circa il 15%, per un apporto totale di circa 10881 milioni di metri cubi di acqua. Anche in questo caso la stazione di Valpore conferma la sua tradizione di zona più piovosa del Veneto.

Situazione contraria per quanto riguarda la neve: il bilancio, nella stagione invernale appena conclusa, è negativo: rispetto alla media sulle Dolomiti è nevicato il 25% in meno e mancano all’appello circa 120 cm di manto. Ancora peggiore la situazione sulle Prealpi, dove il bilancio è del 35% in meno rispetto alla media (- 115 cm di neve fresca) Nel mese di marzo sono caduti mediamente dai 60 ai 130 cm di neve fresca, con una distribuzione molto differenziata. Le zone più nevose sono state le Dolomiti meridionali con 100-130 cm di neve fresca a 1800-2200 m e le Prealpi vicentine con 50-60 cm a 1600 m e 100 cm oltre i 1800 m di quota. Apporti minori (60-80 cm) nelle Dolomiti settentrionali. Nel resto delle Prealpi la neve fresca è stata di 35-50 cm a 1600 m di quota.

Nel complesso, comunque, puntualizza Bottacin,  le precipitazioni di marzo hanno riattivato processi di ricarica, invertendo il trend di calo iniziato tra fine ottobre e inizio novembre; in alta pianura i livelli medi mensili sono in linea con le medie di lungo periodo di marzo e a fine mese valori superiori alla mediana; in media e in bassa pianura il confronto con le serie storiche è ancora più in attivo. 

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