È stata inaugurata in via ufficiale la Piazza della Poesia: il nuovo spazio di socialità sorge davanti alla Biblioteca civica e vicino alla scuola intitolata ad Arrigo Boito. In realtà, la piazza è già frequentata da tempo, ma a causa della pandemia non era possibile dare vita a un momento di partecipazione e condivisione.
Nello specifico, è stata scoperta una stele con una frase di Italo Calvino («La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere») in una data ricca di spunti, significati e simbologie. Perché il 21 marzo è il primo giorno di primavera, ma è anche la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, oltre che la “Giornata mondiale della poesia” e la “Giornata nazionale della gentilezza ai nuovi nati”.
E così, in Piazza della Poesia, si sono ritrovati gli alunni e le alunne delle scuole primarie legate ai tre plessi del territorio (Oltrerai, Coi e Ponte), in rappresentanza dell’intero Istituto comprensivo di Ponte nelle Alpi: «In questa serie di ricorrenze – argomentala consigliera comunale, Sabrina Dassiè – la presenza dei bambini e delle bambine si è rivelata particolarmente significativa perché ognuno di loro ha dato un contributo tangibile per alimentare il valore dell’accoglienza».
Valore che assume ancor più rilevanza in un momento storico così particolare, con i venti di guerra che spirano dall’Est Europa: «L’accoglienza è verso i nuovi nati, certo, ma in generale a 360 gradi. Non a caso, è stato chiesto agli alunni e alle alunne di realizzare una piccola filastrocca o una poesia che contenesse la parola “chiave”. Perché la chiave è il simbolo per eccellenza dell’apertura verso gli altri».