Piange il telefono, Arabba senza linea e internet. Danni al turismo

Piange il telefono, Arabba senza linea e internet. Danni al turismo

Gli alberghi sono pieni, i negozi registrano diversi passaggi di turisti. Insomma, alta stagione ad Arabba. Ma da qualche giorno piange il telefono e internet singhiozza. Un problema non da poco, se si considera la vocazione turistica della località. 

In particolare, le linee telefoniche sono fuori uso da sabato sera. E non ci sono segnali che il problema possa rientrare in tempi rapidi. I turisti che dicono? Pensano che qualche chilometro più in là, in Alto Adige, le Dolomiti sono meno belle, ma la tenuta dei servizi è migliore. 

«Siamo ormai a quattro giorni di disagi – afferma Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno e delegato Confcommercio di Livinallongo  – un’enormità in piena stagione con le attività che necessitano di servizi puntuali e funzionanti per gestire le prenotazioni, gli ordini, i pagamenti elettronici, gli adempimenti fiscali. Sappiamo che il sindaco Leandro Grones fin da subito si è attivato con chi di dovere e ha espresso grande preoccupazione; ora però i tempi si allungano troppo e danni e disagi iniziano a pesare».

La denuncia di Federalberghi va dritta la punto: nel 2023 non è possibile che dopo quattro giorni dall’indicazione di un guasto, il disservizio non sia stato risolto. 

«Per non parlare dell’immagine che lasciamo alle migliaia di turisti ed escursionisti che frequentano Arabba in questi giorni – continua De Cassan – e i disservizi che loro stessi subiscono; pensiamo ad esempio ai pagamenti con carte di debito e di credito che, soprattutto per gli stranieri, vanno sempre per la maggiore».

Federalberghi e Confcommercio Belluno lanciano quindi un forte appello affinché le linee siano ripristinate in tempi brevissimi. Operatori economici, residenti e turisti stanno già pagando un duro prezzo per questi disservizi che, se da un lato possono essere generati da eventi imprevisti, dall’altro devono essere trattati con la priorità e l’urgenza del caso.

«Anche dovesse risolversi tutto nelle prossime ore – conclude De Cassan – riportando le lamentele e preoccupazioni dei nostri associati mi sento di affermare che i tempi sono troppo lunghi per un periodo cruciale proprio a cavallo tra luglio e agosto nel pieno della stagione turistica. Disagi che tra l’altro hanno purtroppo interessato anche altre zone dell’Agordino».

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