«Caro ministro Speranza, noi professionisti della neve educhiamo con lo sport. Voi ottenete e vi meritate il San Siro di ieri».
Nel giro di poche ore, è diventato virale un post con il collage di foto e le parole rilanciate dal “mondo in bianco”. E, in particolare, dal tecnico di sci, Alessandro Cremonese.
Da un lato, l’istantanea di alcuni giovani sciatori, perfettamente distanziati tra la neve. Dall’altro, la poco edificante immagine degli assembramenti al di fuori dello stadio Meazza di Milano, dove si è giocato il derby tra Milan e Inter.
Derby che è andato in scena a porte chiuse, senza la presenza di pubblico: almeno, all’interno dell’impianto. Perché all’esterno gli Ultras di entrambe le fazioni si sono presentati in massa: 2, 3mila persone, tra cori, bandiere, striscioni e mascherine abbassate. Mentre la montagna non può aprire le piste da sci, le tifoserie si radunano come se nulla fosse.
Nell’epoca della pandemia, in quarantena non vanno solo i soggetti positivi al virus. Ci va anche il buon senso.