C’è anche un bellunesi premiato nella 16^ edizione dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto: è l’allevatore di capre di montagna, Enrico Pordon. Ha solo 27 anni e gestisce l’azienda agricola Sanwido, a Chiapuzza di San Vito di Cadore.
Le capre, per Enrico, non sono semplici animali. Coccolate e riverite in un ambiente caldo come il legno che le circonda, forniscono latte e sono una vera attrazione per turisti e consumatori. I quali nello spaccio aziendale di famiglia, trovano tutti i prodotti a chilometro zero: dagli ortaggi alle uova esclusivamente bio. Novità fresca di produzione è l’agrigelato, naturale come il rapporto di Enrico con la montagna bellunese: spontaneo e gratificante.
Pordon ha primeggiato nella categoria “Campagna amica”: quella che privilegia il rapporto tra produttore e consumatore. E la proclamazione è avvenuta a Venezia, nella sede di Ca’ Corner.
Oltre sessanta candidati provenienti da tutte le province hanno vissuto da protagonisti una giornata dedicata all’innovazione in agricoltura. Salutati dal governatore del Veneto, Luca Zaia, dall delegato del sindaco Renato Boraso e dal direttore di Coldiretti Veneto, Marina Montedoro, hanno assistito ai lavori di presentazione di ogni singolo progetto. Il concorso organizzato a livello nazionale valorizza ingegno, capacità e fantasia imprenditoriale delle nuove generazioni dei campi.
«Uno spaccato che definisce i contorni professionali della gioventù agricola – commenta Marco De Zotti delegato di Giovani Impresa Veneto -. L’età media dei partecipanti è di 30 anni, sono tutti titolari d’azienda, il 59% è diplomato o laureato in varie discipline non necessariamente in Scienze agrarie. I neo imprenditori della campagna veneta fatturano dai 25 ai 50mila euro e accedono ai contributi europei con facilità. Oltre la metà ha usufruito delle misure del Programma di Sviluppo Rurale, il restante investe di tasca propria, la maggior parte opta per l’indirizzo biologico». Come Enrico Pordon: un esempio da premiare. Con l’Oscar.
