Oltre una trentina di centimetri di neve fresca. E il pericolo valanghe rimane elevato

Oltre una trentina di centimetri di neve fresca. E il pericolo valanghe rimane elevato

Come da previsioni. La perturbazione passata sul Veneto ha scaricato neve in abbondanza. Soprattutto sulla fascia prealpina e in Agordino, meno altrove. In ogni caso, i quantitativi di neve al suolo sono piuttosto significativi. Sull’ordine della trentina di centimetri, perlopiù. In alcune zone però si arriva anche a qualcosa di più. E in molte località il vento forte ha creato accumuli di neve ventata. Il mix perfetto per veder salire il rischio di valanghe. Difatti, il bollettino Arpav parla di pericolo marcato, la grado 3, almeno fino a giovedì.
Le nevicate infatti persisteranno anche nella giornata di oggi (24 gennaio), seppur in maniera meno consistente rispetto a ieri. Sono previsti apporti ulteriori di 10-15 centimetri. «Il pericolo di valanghe continuerà a essere in generale 3-marcato nei prossimi giorni. Saranno frequenti i distacchi spontanei di valanghe di neve fresca lungo i percorsi abituali e singole valanghe potranno arrivare anche a bassa quota» fa sapere il Centro Valanghe di Arabba. «I lastroni da vento, duri e soffici, sono poco consolidati e il distacco provocato di valanghe da parte di sciatori ed escursionisti potrà avvenire già con debole sovraccarico».

Intanto i nivometri ieri sera misuravano 23 centimetri di neve fresca sul Monte Grappa, una ventina in Nevegal (in foto, dove lo zero termico ha oscillato parecchio, alternando neve e anche un po’ di pioggia, nel pomeriggio), oltre 30 centimetri a Casera Palantina (in Alpago).

Quantitativi nell’ordine dei 30 centimetri abbondanti anche a Malga Losch (Frassenè Agordino), Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo) e Monte Rite. Un po’ inferiori invece nelle località del Cadore.

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