Ore decisive – ancora una volta – per il futuro olimpico della Regina delle Dolomiti: prima l’incontro in programma in giornata tra il Coni e gli enti coinvolti (regioni, province autonome e comuni), poi il consiglio di amministrazione di Fondazione Milano Cortina. Da qui potrebbero arrivare le novità sulla – eventuale? possibile? – ripartizione delle gare olimpiche, ma non solo: la stessa Cortina potrebbe tornare in gioco per la realizzazione della pista da bob, con un progetto diverso.

Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore, infatti, c’è anche quella che vedrebbe ancora Cortina protagonista, con una riduzione del progetto iniziale che prevedrebbe così la sola realizzazione della pista per bob, skeleton e slittino, scartando la costruzione del museo dedicato ad Eugenio Monti. La conseguente riduzione dei costi – e in parte anche dei tempi – sarebbe un fattore da non sottovalutare: il presidente del Coni Giovanni Malagò, ieri pomeriggio in provincia per l’inaugurazione dei nuovi campi da calcio in sintetico a Sedico, non si sbilancia, ma lascia aperto uno spiraglio.

Altro tema caldo – nonostante il gelo calato negli ultimi giorni tra Veneto e Lombardia – è quello della ridistribuzione delle gare olimpiche, dopo l’addio ampezzano al bob: Venezia chiede con forza nuove gare, Milano non è disposta a cederle. Arbitro del braccio di ferro, che sta diventando sempre più una partita di poker, ancora il presidente Malagò che pare voler sostenere una linea di dialogo e confronto tra le parti.