Non rientra dall’escursione e scatta l’allarme. Lo trovano mentre aspetta l’autobus

Non rientra dall’escursione e scatta l’allarme. Lo trovano mentre aspetta l’autobus

Momenti di panico per un alpinista che non rientra dall’escursione. Scatta l’allarme, partono le ricerche. Ma lo ritrovano la mattina dopo, fresco come una rosa, che aspetta l’autobus.

È successo a un escursionista di Mogliano Veneto (Treviso), che ha messo in apprensione la compagna e i famigliari, e smosso la macchina dei soccorsi. Il giovane (34 anni) non dava più notizie di sé da diverse ore. E domenica sera, verso le 20, è scattato l’allarme. La fidanzata, da casa, ha chiamato la Centrale del Suem denunciando la scomparsa.

L’escursionista era impegnato da due giorni nella traversata del Mont’Alt. Era partito sabato per bivaccare alla base della Torre del Mont’Alt e poi scalare in solitaria la Via Castiglioni – Bramani, proseguire lungo la cengia di collegamento verso la Cima del Mont’Alt e scendere dalla normale. Ma l’ultimo contatto era stato attorno alle 10 di domenica mattina: una telefonata in cui il giovane ha chiamato la compagna per dirle di aver superato un tratto difficile verso la cima. Poi silenzio assoluto. Inevitabile che a casa abbiano pensato fosse successo qualcosa. 

Domenica sera tre squadre del Soccorso alpino di Belluno hanno iniziato a controllare tutti i punti di accesso e di sbocco delle discese del Mont’Alt, chiamando e facendo segnali di luce con le pile. Ieri mattina (lunedì 21 agosto) poco dopo le 6, d’accordo con l’equipaggio di Treviso emergenza di trovarsi alle 6.30 per imbarco e ricognizione dall’alto, i soccorritori si stavano dirigendo verso la palestra del Mas di Sedico quando hanno visto alla fermata dell’autobus un uomo che corrispondeva alla descrizione. Si sono fermati e hanno verificato fosse proprio lui. Lieto fine, quindi.

Ma cosa era successo? Nel proseguire verso la Cima del Mont’Alt, lo scalatore non aveva trovato il punto da cui partono le doppie su un tratto del percorso e aveva deciso di tornare da dove era arrivato. Durante il rientro aveva però perso lo zaino con documenti e cellulare e non aveva potuto informare nessuno. Arrivato al Forzelon delle mughe, era quindi sceso verso Casera Nusieda, le Rosse di Vedana fino alla fermata del Mas.

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