Quella di oggi doveva essere la giornata di apertura delle buste, invece sarà il primo dei 40 giorni di riproposizione del bando: la gara per la gestione degli impianti di risalita del Nevegal è infatti andata deserta. Nessuna offerta è arrivata entro i termini – le ore 12.00 di ieri, lunedì 6 marzo – agli uffici della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Vicenza.

«Reiteriamo il bando per altri 40 giorni, così da dare a tutti l’opportunità di partecipare. – commenta l’assessore del Comune di Belluno al Progetto Nevegal, Franco Roccon – Sappiamo che si tratta di un bando di non facile interpretazione, è un unicum nell’arco alpino visto che lega la parte dell’acquisizione a quella della gestione: in queste settimane abbiamo registrato alcuni segnali di interesse, e proprio queste domande informali hanno evidenziato la necessità di fare chiarezza su alcuni aspetti».

Da oggi quindi sarà possibile chiedere chiarimenti su requisiti e specifiche previste dal bando presentando delle faq direttamente alla Stazione Unica Appaltante; il nuovo termine per la presentazione delle domande slitta al 15 aprile e, come già previsto per questa prima edizione, il giorno seguente si procederà all’apertura delle buste.

Intanto da Palazzo Rosso confermano di avere «la coscienza a posto: lo sforzo del Comune di Belluno c’è, è confermato ed è importante. – rimarca Roccon – Ricordiamo che questa è un’operazione che mette sul piatto 145mila euro per l’acquisizione degli impianti, 115mila euro per 13 anni come canone annuo per il nuovo gestore degli impianti e che ci ha visto impegnati in un’operazione politica che ha permesso di mettere assieme per il Nevegal anche la Provincia di Belluno e la Regione Veneto, che per il 2024 mettono complessivamente a disposizione del soggetto pubblico 500mila euro per le manutenzioni».