Meno viaggi fisici, più invio di denaro. Crescono a due cifre le rimesse degli immigrati

Meno viaggi fisici, più invio di denaro. Crescono a due cifre le rimesse degli immigrati

Nel mondo bloccato dalla pandemia, c’è un dato in controtendenza. Lo rilevano le analisi della Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre, su dati della Banca d’Italia.

Mentre i flussi globali diminuiscono (come certifica la Banca Mondiale) le rimesse inviate in patria dagli immigrati regolari in Italia sono in aumento. Il 2020 ha fatto segnare un notevole +12,9% rispetto all’anno precedente. Effetti delle limitazioni agli spostamenti fisici, che hanno fatto aumentare l’invio di denaro.

Un trend che va avanti da alcuni anni, dopo il crollo avvenuto nel 2013. Nel 2018 il volume delle rimesse aveva segnato +13,1%, l’anno successivo un ulteriore 3%. L’aumento a due cifre del 2020, unito al calo del Pil nazionale, porta così (per la prima volta dal 2012) il rapporto rimesse/Pil sopra lo 0,4%.

Nel 2020 le rimesse sono state pari a 6,77 miliardi di euro. Il primo paese di destinazione si conferma il Bangladesh, che assorbe il 10,5% del totale, nonostante il deciso calo (-12,3%) registrato lo scorso anno. Al secondo posto la Romania, anch’essa in calo (-1,2%), mentre tra i primi dieci paesi di destinazione delle rimesse, cinque sono asiatici: oltre al Bangladesh, anche Filippine, Pakistan, India e Sri Lanka. Crescono a due cifre anche i paesi dell’Est Europa e del Nordafrica.

Ma quanto denaro inviano a casa gli immigrati? Mediamente 112 euro al mese, circa 1.300 euro all’anno. Dati più alti per quanto riguarda Bangladesh (oltre 400 euro al mese), Senegal e Sri Lanka.

E il Bellunese? Segue il trend nazionale. Nel 2020 le rimesse verso i paesi di origine sono state pari a 10,17 milioni di euro, il 12,3% in più rispetto al 2019. Percentuale che cresce fino a +23% prendendo in considerazione gli ultimi 7 anni. La provincia di Belluno, a livello veneto, pesa per l’1,7%. In totale dalla nostra regione nel 2020 sono stati inviati a casa 587,21 milioni di euro, l’11,8% in più rispetto al 2019. Il Veneto è al quarto posto in Italia, dietro alla Lombardia (oltre un miliardo e mezzo di euro), Lazio ed Emilia – Romagna.

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