La Camignada poi siè refuge parla bellunese grazie a Martina Da Rin Zanco.
Trentatré chilometri, con 1.600 metri di dislivello positivo, partendo dalla cornice del lago di Misurina per toccare i rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci e arrivare poi al traguardo posto sulle sponde del lago di Auronzo. Questo il tracciato della storica gara di corsa in montagna che ha richiamato quasi settecento concorrenti. Un percorso di rara suggestione proposto, ormai da mezzo secolo, dalla Sezione Cadorina di Auronzo del Club alpino italiano.
E mentre Da Rin Zanco ha trionfato a livello femminile, il trevigiano Enrico Basso è riuscito a primeggiare nel maschile. La ragazza di Laggio di Cadore, già vincitrice lo scorso anno, non ha avuto rivali, infliggendo distacchi pesanti alle avversarie e pure agli avversari: Martina, infatti, conquistato la terza piazza assoluta. Sul podio femminile sono salite anche la cortinese Shari Chenet e la bellunese Alessia Menel.
A precedere l’evento domenicale ha pensato la Camignada Kids – memorial di Enrico Vecellio Taiarezze, gara sui 2.5 chilometri lungo il lago di Auronzo riservata agli under 13. Oltre un centinaio i giovanissimi atleti che hanno partecipato, nonostante la pioggia battente.
«La Camignada è un patrimonio di Auronzo e degli auronzani» così l’assessore comunale al turismo, Roberto Pais Bianco. «È e potrà diventare ancora di più in futuro un appuntamento importante del calendario estivo e di questo va dato merito al Cai». Positivo anche il bilancio dell’organizzazione.
Credito: Alessandro Sogne – Daniele Dalvit
