In città lo si vedeva spesso, per il suo studio di architettura in via Mezzaterra, dove aveva fatto crescere una generazione di giovani architetti. E per gli addetti ai lavori era una figura di riferimento. Lucio Talamini è mancato improvvisamente il giorno di Ferragosto. Colto da un malore mentre lavorava nel giardino della sua casa.
Nato nel 1956, originario della Val di Zoldo, Talamini si era laureato a Venezia nel 1983 e pochi anni dopo aveva cominciato la sua attività di architetto. Attivo in città e in provincia, si è sempre interessato di diverse questioni, non ultimo lo sviluppo del Nevegal. Proprio per le sue capacità professionali, era stato nominato da Confindustria Belluno Dolomiti come componente del consiglio generale dell’associazione. E oggi è la presidente Lorraine Berton a ricordarlo: «La creatività, nel lavoro come nella vita, era il suo tratto. Un vero architetto, nella mente e nel cuore, dall’energia inesauribile. Lascia un vuoto incolmabile in tutti noi. Siamo increduli e da oggi molto più poveri per questa prematura scomparsa».
«Lucio è sempre stato un amico autentico, personale e dell’associazione, alla quale era iscritto da anni e dove non ha mai mancato di condividere idee e progetti che avevano sempre una visione di ampio respiro, a volte addirittura avveniristici e al limite della provocazione intellettuale. La sua intelligenza rara era accompagnata da grande umanità, caratteristiche che lo rendevano unico» prosegue Berton. «Lucio viveva intensamente la vita, apprezzando l’arte e la cultura, e sapeva donarsi con grande generosità. La sua libertà di pensiero rimarrà a lungo con noi».
I funerali si terranno oggi (mercoledì 17 agosto), alle 15 nella chiesa di San Floriano in Pieve di Val di Zoldo.