Lupe sconfitte a un passo dalla meta: Blue Torino in B1

Lupe sconfitte a un passo dalla meta: Blue Torino in B1

BLUE TORINO-CORTINA EXPRESS BELLUNO 3-0

PARZIALI: 25-23, 25-17, 25-20. 

BLUE TORINO: Ghibaudo 6, Ivaldi 2, Cane 8, Pesce 6, Salvi 10, Tessari 16; Oliveri (L), Martini. N.e. Rinaldi, Vecchi, Vietti, Neffati, Andreotti, Veronesi. Allenatore: S. Andreotti. 

CORTINA EXPRESS BELLUNO: Mengaziol 2, Garzaro 3, Fantinel 8, Poles 4, Fiabane 9, Chiericati 10; G. Pavei (L), Fioretti 6, Marchesan, Ingrosso 1. N.e. Casagrande, Bortoluzzi, Zambon, Lozza (L). Allenatore: D. Pavei. 

ARBITRI: Daniele Campanile e Davide Carina di Milano.

NOTE. Durata set 28’, 24’, 26’; totale 1h18’. Torino: battute sbagliate 7, vincenti 4, muri 10. Belluno: b.s. 11, v. 6, m. 6.

L’impresa non riesce: la festa è tutta del Blue Torino. Le piemontesi si impongono in tre set nella finalissima di ritorno dei playoff e volano in B1. Ma il Cortina Express Belluno ha ben poco da rimproverarsi: troppi acciacchi, troppa stanchezza. E in ogni caso le lupe si sono spinte in alto. Molto più in alto di quanto ci si potesse immaginare.  

Per quanto riguarda la cronaca, il primo parziale si trasforma in un lungo ed estenuante punto a punto. Tuttavia, sul rettilineo che porta alla linea del traguardo, sono le piemontesi a prendersi un piccolo, quanto significativo margine: 24-22. Le lupe riescono ad annullare il primo set ball, non il secondo: fatale, in tal senso, un errore al servizio. Il gruppo di coach Pavei sembra accusare il colpo e non riesce a rialzarsi in un secondo round che il Blue tiene saldamente in pugno. E che chiude con 8 lunghezze di vantaggio. 

Ma il carattere e la tenacia sono inversamente proporzionali alle energie rimaste. E lupe danno tutto ciò che hanno dentro: con Fioretti in campo al posto di Garzaro e Poles ad agire nel ruolo di opposto, rendono la vita difficile al Blue. Però non basta. Al Cortina Express restano gli applausi. La festa è delle piemontesi. 

Abbiamo lottato – sono le parole di coach Dario Pavei nel post partita – e ora diamo il giusto merito alle nostre avversarie, che hanno avuto la forza di recuperare il 2-0 di Belluno. Ed è ciò che, alla fine, ha fatto la differenza». Le lacrime delle ragazze sono inevitabili: «Non c’è nessun motivo di essere tristi. Anche se dispiace, è ovvio. Ci siamo caricati di troppi errori, ma alla squadra non posso rimproverare nulla. Basti pensare a Garzaro: da un mese convive col mal di schiena, però ha voluto dare ugualmente il suo apporto». Il coach guarda indietro: «Sorrido se ripenso alla prima amichevole. E al fatto che, dopo uno splendido percorso, ci siamo giocati una finale playoff. È tanta roba, possiamo esserne orgogliosi». 

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