«L’ufficio di Cadola? Merito della Lega, il sindaco ha la memoria corta»

«L’ufficio di Cadola? Merito della Lega, il sindaco ha la memoria corta»

«L’ufficio postale di Cadola è un risultato di cittadini e Lega, il sindaco Vendramini ha la memoria corta».

Sono le parole del consigliere di minoranza e segretario della sezione di Ponte nelle Alpi della Lega Paolo De Vettor, in risposta alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi alla stampa dal primo cittadino di Ponte in merito ai nuovi orari della posta di Cadola, che torna all’apertura pre Covid. 

De Vettor è categorico quando, con il collega consigliere Angelo Levis, torna con la memoria al passato travagliato dell’ufficio postale. «Il sindaco sostiene che fu l’amministrazione a far riaprire il servizio nel 2009 -2010, dando addirittura gratis il proprio ufficio – ricordano i due esponenti della Lega -, peccato abbia dimenticato una buona parte della storia e abbia omesso di spiegare come andò, allora, la vicenda». Contro la chiusura del servizio si era formato un Comitato di cittadini che, forte di oltre 1000 firme raccolte, aveva fatto sentire la propria voce; a suo sostegno erano intervenuti parlamentari e consiglieri regionali. «L’amministrazione osteggiava l’operazione, eppure si riuscì ad ottenerne la riapertura – proseguono i due consiglieri -: fu l’unico ufficio riaperto nel Nordest. Intervennero il Ministro delle Comunicazioni Paolo Romani contattato grazie all’onorevole Maurizio Paniz, oltre al consigliere di Poste Italiane Mauro Michelon. Parteciparono il sindaco e il vice sindaco di Treviso, allora Gianpaolo Gobbo e Giancarlo Gentilini, e tutta la Lega. Fu una vittoria corale ma oggi, Vendramini, di quanto fatto dal nostro partito evidentemente non si ricorda. Ad un certo punto, dopo tutto questo can can sollevato, l’allora sindaco dichiarò ai giornali di voler cedere gratuitamente alle Poste il proprio ufficio. Lo fece sotto la pressione del Comitato popolare e il giorno prima delle elezioni regionali dove, peraltro, era candidato anche il nostro attuale sindaco Vendramini al quale oggi diciamo: se vuoi ricordare come sono andate le cose, racconta tutta la storia». 

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