Sarà Longarone, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, l’anima delle Giornate FAI di Primavera 2023: sabato 25 e domenica 26 marzo, infatti, i volontari della delegazione bellunese del Fondo Ambiente Italiano guideranno i visitatori alla scoperta di Palazzo Mazzolà, dei murazzi e della Chiesa monumentale di Santa Maria Immacolata.
Lo faranno nel corso della 31esima edizione nazionale delle Giornate di Primavera, la decima organizzata in provincia di Belluno: in questi anni, sono stati 25 i luoghi tra Valbelluna, Feltrino, Cadore e Agordino aperti dai volontari al pubblico.
Due giornate che vogliono raccontare una Longarone diversa: «Longarone non è solo Vajont, vogliamo impreziosire quanto di bello è sopravvissuto a quella tragedia», ha sottolineato la consigliera comunale Anna Olivier, a cui ha fatto eco l’assessore Elena De Bona: «Queste giornate permetteranno di valorizzare una storia poco conosciuta del nostro paese. Io stessa che frequento il municipio tutti i giorni dopo aver sentito la loro storia su Palazzo Mazzolà lo vedo con occhi completamente diversi».
Per quanto riguarda la Chiesa del Michelucci, gli orari di apertura saranno sabato dalle 9 alle 12:20 e dalle 14 alle 17:30 (ultima visita 17) e domenica dalle 9 alle 12:20 e dalle 14 alle 18:30 (ultima visita alle 18). Palazzo Mazzolà, sede del Municipio, ospiterà gruppi di massimo 15 persone sia sabato che domenica dalle 9 alle 12:20 e dalle 14 alle 18:30 (ultima visita 17:40). Infine, le visite ai murazzi – consigliate – sia il sabato che la domenica partiranno ogni 60 minuti, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, per gruppi di
massimo 30 persone. Dal FAI segnalano che tradizionalmente le visite della domenica pomeriggio sono le più gettonate e quindi congestionate, con il rischio di lunghe attese, e consigliano quindi, quando possibile, di prediligere altre fasce orarie.
