Longarone in lutto, è morto “il” maestro del Vajont

Longarone in lutto, è morto “il” maestro del Vajont

Diceva sempre che se il 9 ottobre fosse caduto di domenica, non avrebbe mai potuto raccontare agli altri cosa è stato il Vajont. Il 9 ottobre 1963 invece era un mercoledì e Gianni Olivier si trovava a Feltre, dove insegnava. Tornava a Longarone tutti i fine settimana, all’epoca. E dopo la tragedia tornò stabilmente, anche per tramandare la memoria. Era “il” maestro: ha insegnato a generazioni di bambini e ragazzi. E adesso Longarone piange la sua scomparsa.

Gianni Olivier avrebbe compiuto 88 anni tra poche settimane. Da tempo era ammalato e ieri (15 giugno) è arrivata la notizia, che ha lasciato un profondo dolore in tutta la comunità longaronese, dove il maestro era stimato e amato da tutti.

«Gianni Olivier ci ha lasciato dopo una lunga malattia, ma il ricordo sarà sempre vivo in noi» lo ricorda il sindaco Roberto Padrin. «Era stato il mio maestro elementare e gli sono riconoscente per i valori che mi ha trasmesso, prima come insegnante e poi come supporto da sindaco, nei tanti momenti vissuti insieme legati alla memoria del Vajont nelle scuole, nelle cerimonie, nell’accompagnare il Presidente della Repubblica a visitare il cimitero di Fortogna».

Sì, perché Olivier è stato una figura fondamentale nella memoria del Vajont. Da sopravvissuto ha perso la famiglia e 28 parenti. Ma il dolore, pur velando di tristezza il ricordo di come era il suo paese prima del disastro, non lo ha mai distolto dal collaborare nella vita attiva della comunità longaronese. Grazie al suo lavoro, è stata ricostruita la storia delle famiglie distrutte dall’onda del 9 ottobre. E Olivier in prima persona ha raccontato il Vajont a oltre 30mila persone.

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