Letterine da oltre mezzo secolo: apre oggi la casa di Babbo Natale

Letterine da oltre mezzo secolo: apre oggi la casa di Babbo Natale

Al Parco Roccolo è già clima di festa. Babbo Natale sarà nella sua casetta oggi (mercoledì 8 dicembre), per la grande apertura della stagione natalizia. Bambini, ma anche adulti, potranno vedere la magia del grande vecchio di rosso vestito. Come succede da oltre mezzo secolo.

L’idea di chiamare Pieve di Cadore “paese di Babbo Natale” è nata nel 1963, con la brillante intuizione dell’allora presidente dell’azienda autonoma di cura e soggiorno Marco Valmassoi. Un’idea approvata all’istante e che resiste tuttora. Un esempio? Le letterine per Babbo Natale arrivano da tutta Italia e non vengono mai buttate: un archivio speciale le conserva in biblioteca.

«Per lanciare sul piano nazionale Babbo Natale, l’ente turistico promosse subito negli anni Sessanta una campagna pubblicitaria. Venne costruita la casetta, scegliendo uno dei punti più belli e significativi del paese, il parco del Roccolo di Sant’Alipio, una zona boscosa usata fin dall’antichità» spiegano dalla Pro loco di Pieve. «Nel faggeto venne ricavato uno spazio nel quale fu edificata la casa di Babbo Natale. Nel frattempo vennero presi accordi con l’amministrazione delle Poste perché facesse pervenire a Pieve la corrispondenza indirizzata al grande vecchio». 

Fin dal primo anno, le lettere arrivarono copiose e si rese necessario formare un comitato per rispondere a tutti. «Nelle intenzioni iniziali la risposta alla lettera avrebbe dovuto contenere un piccolo regalo. Ma la grande quantità di lettere fece cambiare idea: era impossibile accontentare tutti» spiegano dalla Pro loco. «Si scelse di mandare regali solo a chi in base alla lettera aveva difficoltà economiche. Agli altri si scelse si inviare degli adesivi e altri ricordi del paese».

In decenni e decenni sono arrivate migliaia e migliaia di letterine. E dove sono? «Non vengono distrutte, ma raccolte in tante cartelle conservate nella biblioteca comunale – dicono gli organizzatori della Pro loco -. Chi ha scritto e poi è diventato adulto può venire a Pieve e ritrovare la sua letterina».

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