Le sfide dell’edilizia di montagna approdano a Roma: «Sicurezza e diritto alla casa»

Le sfide dell’edilizia di montagna approdano a Roma: «Sicurezza e diritto alla casa»

«L’edilizia ha trainato la ripresa post-Covid, a Belluno come altrove, ma adesso bisogna darsi nuove priorità accelerando sulla messa in sicurezza dei territori e sul diritto alla casa, temi centrali per una montagna che deve continuare a vivere». Parole del presidente di Ance Belluno Paolo De Cian, a margine dell’assemblea nazionale dei costruttori che si è svolta a Roma al Parco della Musica.

La priorità è quella della sicurezza. Perché la montagna è territorio fragile. «Sul rischio idrogeologico serve adottare un piano nazionale che contrasti davvero tutte le criticità e che tenga in considerazione i cambiamenti climatici in atto. Su questo serve un approccio completamente nuovo, dove la logica dell’emergenza deve lasciare spazio a una programmazione seria degli interventi. Nelle terre alte, la questione è ancora più cruciale», afferma De Cian. «Solo così riusciremo a proteggere gli abitanti ma anche il patrimonio edilizio esistente, che va salvaguardato».

A tal proposito, rimarca il presidente di Ance Belluno, è indispensabile puntare sulla transizione ecologica e sulla rigenerazione urbana recuperando gli immobili già presenti sui territori e assicurando il diritto alla casa per tutti.

«I temi sono collegati e hanno una indubbia valenza socio-economica. L’edilizia deve diventare uno strumento di inclusione sociale e di risposta alle necessità abitative delle fasce più vulnerabili della popolazione», prosegue De Cian. «In montagna significa porre un freno al continuo decremento demografico delle terre alte, dove ci sono tanti, anzi troppi, immobili non utilizzati. Garantire il diritto alla casa vuol dire sia trattenere i giovani sia attrarre nuove famiglie. Su questo serve un lavoro comune tra istituzioni e imprese».

Tutti concetti per buona parte ricompresi nel Pnrr, strumento cui i costruttori guardano con fiducia: «Grazie all’operato della nostra presidente nazionale, Federica Brancaccio, il dialogo con il Governo è costante e proficuo. La messa a terra del piano è una sfida condivisa e noi faremo la nostra parte all’insegna della massima operatività».

Altro capitolo è quello delle competenze: «Assicurare nuove risorse alle imprese edili è fondamentale, per questo dobbiamo comunicare le opportunità di un comparto che resta tra i più dinamici e stimolanti. Bisogna avvicinarsi ai giovani e convincerli con i fatti: continueremo quindi a entrare nelle scuole del Bellunese trasmettendo i nostri valori».

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