Lamon, terra di sportivi: «L’importante è dare a tutti una possibilità»

Lamon, terra di sportivi: «L’importante è dare a tutti una possibilità»

A poco più di una settimana dal Giro delle Mura, nasce una riflessione sulla storia e sul futuro sportivo lamonese. Sì, perché Lamon rimane saldamente in testa al medagliere del Miglio dei Comuni. Fagioli magici? O, più semplicemente, il merito è dell’impegno e talento dei ragazzi e di tutti coloro che in tantissimi anni si sono spesi per prepararli. 

Il piccolo comune ha un buon bacino a cui attingere. In generale, tanti sportivi e possibilità anche per i più giovani tra calcio, sci di fondo, arti marziali, ciclismo, pallavolo, orienteering fino alla più “recente” atletica. Menzione speciale pure alla scuola che negli anni ha visto insegnanti motivati, capaci di premiare l’impegno anche extra-scolastico. 

Nasce quindi un dilemma che ogni associazione sportiva prima o poi deve affrontare: curare pochi talenti o far crescere tanti buoni sportivi? «Che sia dettato dal livello agonistico federale – spiega Meryl Pradel, consigliera comunale con delega allo Sport e Cultura del benessere fisico – o dal numero di ragazzi da gestire, l’importante è offrire la possibilità sia di crescere il talento che di “costruire” un cittadino di sani principi, perché no, a volte anche cambiando società o sport, senza gelosie o rancori. Fortunatamente qui abbiamo spazio per tutti. In parallelo, non dimentichiamo lo sport come salute. A volte basta veramente poco per promuovere sane abitudini e consapevolezza per migliorare il proprio stile di vita.

Con la filosofia promossa dalla Regione Veneto e Ulss. il Comune di Lamon ha sposato l’iniziativa “1 km al giorno”, proponendo e segnalando due percorsi permanenti a disposizione della comunità con cartellonistica, indicazioni metriche e collegamenti con qr-code che rimandano a consigli utili ai camminatori. Un percorso piano che parte dal campo sportivo e uno più panoramico e suggestivo dei colli di San Pietro, ma gli itinerari potrebbero essere molti altri. «Poiché lo scopo è quello di diffondere la sana abitudine – conclude Pradel – nessuno si offenderà se ognuno si troverà il proprio “1 km al giorno”. Beh, la “ricetta” è stata scritta negli anni e gli ingredienti non mancano». 

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