“Torna” l’acqua in Nevegal: grazie a un confronto durato mesi, si è finalmente risolta la questione – più che ventennale – che riguardava la concessione idrica dell’ormai famigerato Pozzo n. 2 dell’Anta per l’innevamento artificiale. Si è tornati quindi a sparare con i cannoni, ma le temperature non permettono ancora di aprire gli impianti per questo weekend.

Ad elogiare il lavoro di squadra che nei mesi ha coinvolto il Comune di Belluno, la società Nevegal 2021, Bim GSP, la Provincia di Belluno e l’Autorità di Bacino è il sindaco del capoluogo, Oscar De Pellegrin.

L’obbiettivo primario di Palazzo Rosso era quello di risolvere la questione entro la stagione invernale.

A fare il punto sull’imminente apertura stagionale è il presidente di Nevegal 2021, Alessandro Molin: i lavori di miglioramento agli impianti elettrici hanno permesso praticamente di raddoppiare i cannoni in azione al Campo Scuola, ma nonostante questo le temperature – fredde, ma non ancora abbastanza rigide – non consentono l’apertura degli impianti per il lungo weekend dell’Immacolata. L’obbiettivo è di aprire Campo Scuola e la parte bassa degli impianti entro una settimana, dieci giorni al massimo, meteo permettendo.

In questo periodo – durante il quale si è anche arrivati all’aggiudicazione provvisoria della gara per la gestione degli impianti di risalita, ancora in stand by per “questioni burocratiche”, sottolineano da Palazzo Rosso – Nevegal 2021 ha comunque dato il via alle prevendite degli skipass, investito nelle manutenzioni e partecipato a bandi nazionali e regionali, per i quali si stanno già raccogliendo i primi frutti.