Arriva il Giro e cambia la viabilità delle strade bellunesi interessate dalla corsa. Se il tempo regge, ci sarà il tutto esaurito sui passi dolomitici. Per lo spettacolo e perché la Belluno-Marmolada è “la” tappa, la madre di tutte le battaglie ciclistiche di questa edizione della corsa rosa. 

Proprio sui passi è atteso l’afflusso maggiore. Biciclette, certo. Ma anche camper e auto. Per questioni di sicurezza è stata disposta la chiusura del San Pellegrino e del Pordoi dalle 14 del giorno precedente il tappone dolomitico, quindi domani (venerdì 27). Il Fedaia, invece, gran finale della tappa e arena della maggior parte del pubblico, sarà chiuso fin dalle 8 del mattino, sempre di domani. Chi vuole raggiungere le aspre salite che decideranno la classifica finale deve quindi attrezzarsi per tempo. Perché una volta che sarà scattata la chiusura, non si potrà più salire in auto.

IL PERCORSO

La tappa Belluno-Marmolada di sabato 28 maggio partirà attorno alle 12.15 da Piazza dei Martiri. I corridori scenderanno per via Montegrappa e faranno il primo tratto in Sinistra Piave, fino al ponte di San Felice. Da Bribano poi transiteranno per Santa Giustina, prima di salire a San Gregorio e procedere per Sospirolo e Mas, dove gireranno a sinistra per imboccare l’Agordina. La corsa arriverà fino a Cenenighe, dove ci sarà l’altra svolta a sinistra, verso la valle del Biois e la prima asperità di giornata, il Passo San Pellegrino che dovrebbe essere affrontato poco dopo le 14.

La discesa a Moena e il passaggio dolce in Val di Fassa dovrà fare i conti con la seconda ascesa di giornata, il Pordoi, tra le 15.40 e le 16. A quel punto la corsa rientrerà in provincia di Belluno da Arabba, per proseguire verso Livinallongo e Sottoguda, prima dell’ultimissima fatica, il Fedaia, che quest’anno è Cima Coppi del Giro (vale a dire punto più alto di tutto il tracciato). I corridori dovrebbero arrivare a Malga Ciapela poco dopo le 16.30, mentre l’arrivo in Marmolada è previsto tra le 16.55 e le 17.33.