La storia delle antiche spade bellunesi diventa un’app

La storia delle antiche spade bellunesi diventa un’app

Dopo il grande evento di settembre e l’allestimento della mostra documentaria “Acqua ferro fuoco” dedicata alla storia, ai protagonisti e agli aneddoti legati alla produzione delle antiche spade bellunesi, visitabile in questi giorni all’ultimo piano di Palazzo Fulcis, il progetto Interreg Klang ha concluso le iniziative dell’anno con una sorpresa: una app ricca di contenuti, scaricabile gratuitamente. 

L’App Klang è disponibile su Apple Store e su Google Play Store ed è scaricabile su tutti i dispositivi anche attraverso il QR code esposto a Palazzo Fulcis. Dentro ci sono contenuti curiosi, approfondimenti di carattere storico sulle armi esposte nella Sala degli Spadai, aneddoti legati alla produzione e tanto altro. Sono descritte le tipologie e le tecniche di lavorazione e, grazie ai video realizzati dall’Associazione Scherma Storica Dolomiti, si può vedere come venivano utilizzate nei combattimenti un tempo. È uno strumento utile per aggiungere contenuti al percorso della mostra, si può consultare dentro il Museo, durante il percorso espositivo, come leggere e riguardare a casa. Non solo, è di fatto una guida turistica tascabile, sempre a portata di mano.  

Nella app, infatti, si possono trovare tutte le schede delle località inserite nella guida “Tra miniere, opifici e rogge. Guida all’itinerario tra la provincia di Belluno, Maniago e il Tirolo” realizzata e pubblicata nell’ambito del progetto Klang nei mesi scorsi. In questo modo ci si può “costruire” il proprio percorso scegliendo le tappe direttamente dall’app e poi consultandone le schede durante il viaggio. «È uno strumento in più, utile e pratico, realizzato in modo da interessare gli appassionati di storia alla ricerca di curiosità e informazioni poco note quanto le famiglie che vogliono provare itinerari ed escursioni nuove – spiega Marta Azzalini referente per il progetto del Circolo Cultura e Stampa bellunese, curatore della guida -. Invito a scaricarla durante queste festività e a provare una passeggiata, anche nei dintorni della città, consultando le schede per capire dove si trovavano le rogge e dove gli opifici, sarà un modo nuovo e diverso di vivere luoghi che si conoscono da sempre».

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