Devono aver avuto tutti la stessa idea: «Partiamo sabato, così non troviamo traffico». Fatto sta che ieri (sabato 7 gennaio) il traffico c’era e per giunta consistente. Alemagna bloccata fin dal pomeriggio. E quindi delle due l’una: o la partenza intelligente non funziona, oppure c’era davvero tantissima gente in vacanza tra Cortina e il Cadore. Talmente tanta che la strada – vecchia e inadeguata – non è riuscita a tollerarla. Niente di nuovo, si dirà: è spesso così sulla statale 51, sia d’estate sia durante la stagione dello sci. Ma ieri non era segnata come una giornata di rientri, perché ci si aspettava che il contro-esodo natalizio sarebbe stato oggi (domenica 8). Evidentemente più di qualcuno è rientrato prima, anche per effetto delle previsioni meteo che danno neve in montagna per oggi. E più di qualcuno ha tentato di fare il furbo, imboccando improbabili strade alternative (come la vecchia Cavalera), con il risultato di creare ulteriori rallentamenti.

Ieri nel primissimo pomeriggio il serpentone di auto in discesa verso l’autostrada cominciava già prima di Castellavazzo. Poi, con il passare delle ore, si è allungato fino a Caralte. Attorno alle 18 la coda raggiungeva e superava il Ponte Cadore. Tutti in fila, con tempi di percorrenza paurosi. 

Problemi da Cortina alla A27, ma anche sulla 51 bis. Un utente partito da Auronzo alle 16, alle 17.35 era appena a Perarolo, vale a dire un’ora e mezza per fare 25 chilometri. E chi è partito da Cortina dopo le 17 ha impiegato oltre 3 ore per entrare in autostrada.

Traffico completamente paralizzato e problemi di sicurezza anche per i residenti delle zone attraversate dalla Alemagna. I mezzi di soccorso dove passano? Proprio ieri un’ambulanza a Castellavazzo ha impiegato circa dieci minuti per percorrere 50 metri, perché era tutto bloccato. «In giornate come queste, se stai male, a Belluno ci arrivi morto» ha sintetizzato su Facebook un utente della strada. Esagerato? Non proprio. E chissà se oggi le scene si ripeteranno…