L’appello di Dorfmann: «I campi non aspettano, facciamo lavorare chi ora non può»

L’appello di Dorfmann: «I campi non aspettano, facciamo lavorare chi ora non può»

 

«Misure immediate agricoltura: l’epidemia di Coronavirus sta mettendo alla prova i nostri sistemi sanitari ed economici, ma i campi non aspettano; servono lavoratori, al più presto»: questo l’appello dell’europarlamentare Herbert Dorfmann, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo e coordinatore del Partito Popolare Europeo all’interno della stessa commissione.

Due i filoni sui quali per Dorfmann bisogna lavorare: a livello europeo, per una più agevole mobilità dei lavoratori stagionali, e in ogni singolo Stato, per agevolare il lavoro locale.

«In tutta Europa, il settore agricolo si basa tradizionalmente sul lavoro di lavoratori stagionali professionisti, senza i quali buona parte della produzione potrebbe andare persa. Inoltre, molti di loro vengono da paesi extra Ue, e questo complica ancora di più la situazione: ma la Commissione Europea, nelle linee guida sulla libera circolazione dei lavoratori, ha indicato l’agricoltura come settore critico. Ed è quindi fondamentale che ora siano gli stessi Stati membri ad agevolare gli spostamenti dei lavoratori». 

Non manca l’appello appello ai singoli Stati: «Mobilitiamo la forza lavoro locale. Ora molti non possono svolgere il loro lavoro abituale a causa dell’epidemia, ma penso anche ai percettori di sussidi di disoccupazione e di reddito di cittadinanza in Italia – spiega Dorfmann -. È necessario trovare una soluzione per poter impiegare queste persone».

«Parliamo di un comparto che a livello europeo fa registrare un fatturato annuo superiore ai 400 miliardi di euro, 55 dei quali solo in Italia. – conclude Dorfmann -. È fondamentale intervenire subito per evitare di gettare al vento non solo la produzione di questa stagione, ma anche il futuro di migliaia di aziende agricole e, con loro, il lavoro di migliaia di famiglie».

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