Investi Scuola sarà operativo anche per il prossimo anno scolastico

Investi Scuola sarà operativo anche per il prossimo anno scolastico

Investi Scuola viene riproposto anche per il prossimo anno scolastico 2023-2024. La Provincia ha trovato anche l’ultimo tassello per finanziare alle stesse condizioni dello scorso anno il progetto che garantisce abbonamenti di trasporto pubblico a prezzo calmierato per gli studenti delle scuole superiori del Bellunese. Con un finanziamento complessivo di 1 milione 87mila euro che è frutto della compartecipazione di tutto il territorio bellunese e delle sue parti attive. Quest’anno infatti è venuto meno il cospicuo cofinanziamento del Fondo Comuni confinanti (si trattava di un progetto a termine) e così per raggiungere diversi soggetti hanno fatto la loro parte. Metà del cofinanziamento è a carico della Provincia di Belluno (527mila euro) e 400mila euro sono frutto di uno sforzo del Consorzio Bim Piave. Il resto arriva dal conto economico di Dolomitibus (140mila euro) e da uno stanziamento del Fondo Welfare Dolomiti, che comprende sindacati, categorie economiche e diocesi (per 20mila euro).

«Finalmente possiamo annunciare ufficialmente che Investi Scuola sarà riproposto, grazie a un grande sforzo collettivo del territorio bellunese» dicono il presidente della Provincia Roberto Padrin, e il consigliere provinciale delegato ai trasporti Dario Scopel. «Il percorso è stato lungo e complesso: da parte nostra abbiamo cominciato a ragionarci già all’inizio dello scorso anno scolastico, quando è stato chiaro che la partecipazione del Fondo Comuni confinanti non sarebbe più stata possibile. Quest’anno più che mai è stata forte la volontà di tutto il territorio per trovare una soluzione e continuare a garantire una misura che è davvero anti-spopolamento e a favore delle famiglie».

I NUMERI

La bontà di Investi Scuola la certificano i numeri. Il progetto, nato con la giunta Reolon nei primi anni Duemila (all’epoca si chiamava “Unico studenti” proprio perché equipara il costo dell’abbonamento di trasporto alla tariffa base della fascia chilometrica più bassa, indipendentemente dalla distanza percorsa) si è interrotto per diversi anni e poi è stato riproposto dall’anno scolastico 2016-2017, inizialmente con il contributo del Fondo Comuni confinanti e un cofinanziamento di Provincia e Consorzio Bim. In questi anni ha comportato un investimento complessivo di 8,2 milioni di euro (di cui 5 carico di Provincia e Bim) per garantire agli studenti bellunesi di potersi spostare nel tragitto casa-scuola-casa al prezzo più basso, indipendentemente dalla fascia chilometrica. E sarà così anche per il prossimo anno. Dal 1° settembre i ragazzi che frequentano le scuole superiori potranno sottoscrivere l’abbonamento contando già sul bonus Investi Scuola. Significa che un mensile costerà per tutti 42,60 euro, l’abbonamento 10 mesi 349 euro, mentre il 12 mesi 391 euro. Senza Investi Scuola, invece, entrerebbero nel costo anche le differenze chilometriche: significa che un ragazzo del Cadore e dell’Agordino per arrivare a Belluno spenderebbe fra i 100 e i 130 euro per un mensile, fra gli 830 e i 1.000 euro per il 10 mesi e fino a 1.293 euro per l’abbonamento annuale. 

RISORSE DALLE STRADE

«La Provincia ha lavorato per mesi per trovare la quadra» spiega Padrin. «Il primo stanziamento di 250mila euro era stato disposto a fine luglio, poi si sono liberate nuove risorse e abbiamo potuto portare il nostro finanziamento a 527mila euro». Una manovra, quella della Provincia resa possibile dall’ufficializzazione del rimborso Anas delle spese per la viabilità per il 2021 e 2022, di 6,2 milioni di euro. Soldi che la Provincia ha investito nella manutenzione di tratti stradali che a seguito della riclassificazione non sono più di sua competenza e che pertanto vengono rimborsati dall’azienda statale. 

«Con la partecipazione del Consorzio Bim, che ringrazio, di Dolomitibus e del Fondo Welfare abbiamo garantito anche quest’anno una misura fondamentale» conclude Padrin. «Ora l’impegno è già orientato al 2024, per lavorare al prossimo Investi Scuola e continuare a dare strumenti concreti alle famiglie e ai ragazzi».

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