Belluno e Trento alleate? Proprio così. 

Il Consorzio Bim Piave e la Provincia autonoma, infatti, hanno stretto un accordo formale per il lancio anche nel Bellunese della certificazione Family Audit, nell’ambito del progetto finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. 

L’obiettivo del Bim è quello di mettere a disposizione delle aziende bellunesi uno strumento per realizzare l’equilibrio fra le esigenze dei lavoratori e gli interessi di un’organizzazione. I risultati concreti vanno dall’attrazione di nuovi talenti, alla riduzione delle ore di straordinario, passando per una maggiore flessibilità negli orari, opzioni di telelavoro e molto altro.

La lista completa dei numerosi vantaggi sia per le aziende, sia per i dipendenti è illustrata in un sito web dedicato: www.faunpassoavanti.it, andato online in questi giorni. Dalle micro aziende artigianali alle multinazionali, la certificazione Family Audit porta con sé diversi vantaggi, in termini di benessere, produttività e immagine.

L’esperimento si è già rivelato fruttuoso in Trentino. E, in questo senso, la collaborazione fra il Consorzio dei Comuni Bellunesi e Provincia di Trento rappresenta un punto di forza, per sfruttare le conoscenze già in possesso e potenziarle, adattandole alle specificità del contesto bellunese.

In totale, in Italia le aziende che finora hanno aderito alla Certificazione Family Audit sono 200, per un coinvolgimento totale di oltre 120mila dipendenti.