Innovazione, sostenibilità e trasporti a chiamata: siglato il contatto di servizio Dolomitibus

Innovazione, sostenibilità e trasporti a chiamata: siglato il contatto di servizio Dolomitibus

Provincia di Belluno e Dolomitibus hanno sottoscritto il contratto di servizio per la concessione di esercizio del trasporto pubblico locale. Si tratta di uno degli ultimi atti della gara del tpl, che ha richiesto un lungo iter procedurale. Il contratto sarà attivo dal 1° gennaio 2023 e avrà validità di nove anni. Riguarda il servizio tpl extraurbano e urbano (di Belluno, Feltre, Auronzo, Cortina e Pieve di Cadore); nella fase transitoria – da qui al 2023 – sono previsti alcuni passaggi formali, tra cui il subentro di Dolomitibus in Seam (Servizi Ampezzo, la società municipale che si occupa anche del trasporto pubblico urbano).

«Questo passaggio è in qualche modo storico: conclude il lungo iter della gara del tpl avviata ancora nel 2017» commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Ora, contando sulla lunga esperienza maturata da Dolomitibus nel nostro territorio, vogliamo puntare a offrire un trasporto pubblico sempre più efficiente e sostenibile, anche in vista degli appuntamenti mondiali che si profilano all’orizzonte. In una provincia di montagna, il trasporto pubblico deve rispondere a esigenze quotidiane non di facile gestione – lavoratori, pendolari e studenti – e stagionali legate al turismo, ma ha anche il dovere di garantire quella sostenibilità che la cura, la promozione e la tutela del paesaggio Dolomiti Unesco ci impone».

LE NOVITÀ 

Il contratto di servizio prevede alcuni obblighi e impegni per l’affidatario Dolomitibus, tra cui l’attivazione della Direzione Innovazione, che avrà il compito di studiare e proporre progetti di sviluppo innovativo nelle modalità di erogazione dei servizi all’utenza. «Si tratta di una componente che era stata inserita con particolare attenzione nel bando di gara» sottolinea il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Dario Scopel. «Allo stesso modo tra gli obblighi c’è anche quello di attivare nuovi servizi flessibili e di approvare la “Carta della qualità del Servizio”, strumento idoneo a definire e monitorare i livelli qualitativi e quantitativi. Inoltre, viene richiesta l’attivazione di interventi volti a favorire l’intermodalità, altro tassello fondamentale per un territorio montano, che ha bisogno di integrare sistemi diversi di trasporto».

MANCANO AUTISTI

«Siamo consapevoli della carenza di manodopera, che sta causando criticità diffuse in tutte le aziende di trasporto pubblico» conclude il presidente della Provincia. «Ci auguriamo che possa decollare il progetto Academy Dolomitibus, che offre la possibilità a giovani del territorio di avere un posto da autista, con formazione e patente a carico dell’azienda. Nel frattempo Dolomitibus sta lavorando per garantire il servizio nonostante i numeri in organico mostrino qualche difficoltà sul fronte autisti, e quindi ringraziamo chi quotidianamente guida bus e corriere. La vivibilità e la competitività di un territorio passa anche attraverso la capacità di garantire servizi efficienti e capillari, come previsto in questo contratto di servizio».

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